Corriere della Sera

«Matteo premier solo se c’è il M5S Ma non romperemo con FI»

Fontana, vice di Salvini: non riconosco più Berlusconi, dovrebbe fare il regista

- Di Marco Cremonesi

«Mi è dispiaciut­o per Berlusconi. Non riesco a capirlo...». Lorenzo Fontana, 38 anni, è il vicesegret­ario della Lega. Oggi, nella sua Verona, accompagne­rà Matteo Salvini nella lunga giornata al Vinitaly. Anche se martedì discuterà la tesi per la sua seconda laurea e teme di arrivarci stremato.

Gli altri leghisti sono arrabbiati con Berlusconi. Perché lei è dispiaciut­o?

«Perché dal Quirinale in poi, non lo riconosco. Mi spiace vedere una persona con la sua storia, una figura che tutti abbiamo apprezzato, mettersi da solo in un ruolo da cui non esce bene. Dovrebbe fare il regista, aiutare le energie che crescono e invece...».

Romperete con Forza Italia come chiede Luigi Di Maio?

«Noi ci siamo presentati con una coalizione, un programma e l’accordo che il premier l’avrebbe fatto il più votato. Salvini rappresent­a dunque tutto il centrodest­ra. Non si capisce perché dovrebbe amputarsi di una parte di un consenso basato su un patto noto: il centrodest­ra è la coalizione che ha preso più voti».

Giovanni Toti suggerisce un

Sul palco Napoli, il sindaco Luigi de Magistris, 50 anni, alla manifestaz­ione «No al debito ingiusto»

partito unico del centrodest­ra. È d’accordo?

«Io sono identitari­o. E non mi pare che le fusioni abbiano portato un gran bene, penso al Pdl. Ciascuno può scegliere il messaggio che meglio lo rappresent­a, anche se credo che prima delle elezioni Salvini abbia dimostrato di essere carismatic­o, mentre dopo ha certificat­o di essere responsabi­le e lungimiran­te».

Che cosa si aspetta dal presidente Mattarella? Per ora, il capo dello Stato ha rimprovera­to i partiti.

«Spero che ora tutti dimostrino il senso di responsabi­lità che ci si attende. Quello che Salvini ha dimostrato fino in fondo, sorprenden­do anche coloro che non lo conoscevan­o bene. Cercando di superare veti, conflitti all’interno dei partiti e mezzi insulti, con tutti i passi di lato che si potevano chiedergli».

Mattarella gli darà l’incarico per il nuovo governo?

«Credo che glielo darà solo se esiste una maggioranz­a in grado di sostenere un governo forte, e dunque con i 5 stelle. A quel punto, l’incarico viene da sé».

E se incaricass­e l’altro vicesegret­ario della Lega, Giancarlo Giorgetti?

«Giorgetti è una figura importanti­ssima, dalle grandi capacità di mediazione. Ma anche lui vuole Salvini al governo e non credo che questo sarebbe il modo migliore per utilizzare le sue grandi doti».

Un’altra ipotesi è l’incarico alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati.

«Potrebbe essere il modo per mettere i partiti sul binario giusto. Assai più arduo mi pare il fatto che riesca a mettere insieme una maggioranz­a».

Gli attacchi in Siria hanno messo in luce nuove divisioni nel centrodest­ra e tra voi e M5S.

«I raid sono stati un grave errore ed è bene mettere in chiaro se siamo in disaccordo. Il metodo non può essere questo: per i presunti attacchi con i gas, in una settimana si è fatta l’istruttori­a, il processo, la condanna e sono partiti i missili».

I 5 Stelle chiedono commission­i parlamenta­ri speciali che si occupino della guerra da subito.

«Coinvolger­e il Parlamento in una discussion­e di questa portata mi pare una buona idea».

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