Grillo in teatro irride tutti. E Casaleggio applaude
Ad Alessandria il faccia a faccia tra i due. Il comico rilancia il reddito di cittadinanza
La scelta
● A fine gennaio Beppe Grillo, che resta garante del M5S, lancia il nuovo blog: in home page ci sono solo un link al Blog delle Stelle, sito ufficiale del Movimento, e uno alla piattaforma Rousseau. A marzo i link scompaiono
«Si sono visti». «Non si sono visti». Ma sì che si sono visti. Il disgelo primaverile ha portato con sé anche questo incontro fra Beppe Grillo e Davide Casaleggio, il garante e il nobile erede del Movimento. Si erano lasciati via blog a gennaio, ignorandosi per un paio di mesi come separati fuori casa, fino alle elezioni e, poi, alla scorsa settimana quando Grillo ha fatto capolino nell’abitazione di montagna del giovane stratega M5S per ricordare i due anni dalla scomparsa del padre Gianroberto.
Il fatto è che serve compattezza e dunque anche Davide ha voluto favorire il clima di distensione presentandosi ad Alessandria nel giorno del suo show, Insomnia, al teatro Alessandrino. Casaleggio era lì, in platea, a ridere e applaudire.
Tutto esaurito, naturalmente. Questi sono i giorni del Quirinale, delle consultazioni, di Salvini che invita Di Maio per un caffè al Vinitaly. Sono i giorni di Berlusconi che ha ripreso ad attaccare il Movimento paventando scenari apocalittici nel caso di un governo a 5 Stelle. E allora lui parte in quinta: «Quelli della Lega stanno facendo delle figure con quello là, il badante della nipote di Mubarak che al Colle sarà andato a chiedere la grazia». Ricorda che questa è la terra di Barbarossa: «Non vi è rimasto più niente... Ma anch’io una volta riempivo gli stadi da comico, quindicimila spettatori, ora faccio questi teatri dove nessuno sa più se sono un comico o un politico. Da comico avevo il diritto di satira. Adesso sono un politico ma ● La fidanzata di Luigi Di Maio, Giovanna Melodia, ha accompagnato il leader dei 5 Stelle al Gran Premio di Formula E all’eur a Roma. Con loro il questore M5S della Camera Riccardo Fraccaro, che ha postato sui social lo scatto non ho l’immunità parlamentare e se faccio una battuta arriva l’attivista e mi dice “così ci rovini il Movimento”». La gente si spella le mani, compreso Josè Altafini che è sul palco vicino a lui. Non risparmia Pd e sinistra. «Sono cresciuto con Donato Bilancia, credete che mi facciano paura due o tre del Pd? Che noia questa sinistra. Non si conquistano i giovani con l’ideologia». Ricorda il faccia a faccia con Renzi, «ci ho messo 2 minuti a capire che tipo era», e bolla Martina come «uno da famiglia Addams».
In giornata Grillo aveva rotto un altro argine, per queste ore di prudenza espressiva. Nella sua bacheca Facebook era tornato con forza sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia M5S al quale tutti avevano messo il silenziatore per non creare effetti urticanti sui potenziali alleati. «L’italia ha una grande risorsa, una competenza sostenibile: l’arte, la storia, il libero pensiero, la cultura. Con il reddito di cittadinanza si potrà sprigionare quel potenziale innato in ognuno di noi, la nostra più grande ricchezza», ha scritto Grillo rilanciando un articolo dell’economista Michele Geraci, esperto di Cina. Geraci sostiene che l’italia non può reggere il confronto. E, dunque, «per avere una chance deve cercare di riprodurre quell’atmosfera che regnava nel Rinascimento, dove papi e magnati si circondavano di artisti e tutta la società ne beneficiava». Arte, fantasia, entusiasmo. Grillo lo urlerà anche ad Alessandria: «Con la Cina non abbiamo scampo». Finito lo show, tutti a cena, compreso Casaleggio.