Il Colle e l’ipotesi preincarico Toccherebbe al centrodestra
Resta l’opzione mandato esplorativo. La smentita sul «gabinetto di guerra»
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La seconda tornata
Il secondo giro di consultazioni si è consumato tra il 12 e il 13 aprile. Ma, anche in questo caso, Sergio Mattarella non ha potuto individuare una maggioranza capace di dare la fiducia a un governo dello Stato resta «alle cose dette venerdì». Almeno per altri tre o quattro giorni. Dopo di che, tra mercoledì e giovedì, prenderà l’iniziativa. Nella speranza che i partiti nel frattempo gli facciano avere notizie risolutive.
Se il presidente deciderà per un preincarico, lo offrirà in prima istanza al candidato del centrodestra, cioè la coalizione che il 4 marzo ha raccolto il maggior numero di voti. E a questo proposito va ricordato che, durante il secondo giro di consultazioni gli è stato indicato all’unisono il nome di Matteo Salvini.
Nell’ipotesi che si renda necessario un supplemento di indagine, Mattarella potrebbe invece optare per un mandato esplorativo a una delle cosiddette alte cariche dello Stato. Favorita in questo caso è quindi la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. La quale, intervistata ieri, si è schermita a metà. «Se il capo dello Stato dovesse chiedermelo, è chiaro che sarebbe difficile poter dire di no. Sarebbe una missione difficile, se poi sarà impossibile saranno i fatti a dirlo… sarà tutta una situazione da verificare sul campo».