Due migranti «sequestrano» un’operatrice
Per protestare contro il ritardato arrivo di un paio di mesi del «pocket-money», la diaria quotidiana di 2,50 euro, hanno chiuso a chiave in una stanza un’operatrice di una struttura d’accoglienza a San Benedetto in Alpe (Folrlì). Due richiedenti asilo nigeriani di 25 e 21 anni, ospiti della cooperativa «Acquacheta» sono stati denunciati per violenza privata dai carabinieri chiamati venerdì mattina dalla stessa operatrice sotto choc. Solo alla vista delle «gazzelle» del 112 i due migranti hanno aperto la porta e liberato la donna. Gli altri 26 ospiti del centro si sarebbero dissociati dalla violenta protesta. I due rischiano la revoca dello status di richiedenti asilo.