«Il piccolo Mario, che non ha mai camminato»
Mario (uso un nome di fantasia) ha 7 anni, è intelligente, sagace e dotato di grande senso dell’umorismo. Da grande vuole fare il calciatore, ma sarà difficile realizzare il suo sogno: non ha mai camminato. È cresciuto su una sedia a rotelle, con cui va a scuola e al parco. Vive in un piccolo condominio in zona periferica, e per raggiungere l’ascensore deve affrontare una rampa di scale. Basterebbe un montascale per abbattere la barriera che preclude a Mario la possibilità di andare a casa sua senza chiedere aiuto. I suoi genitori hanno implorato gli installatori di montascale per ottenere preventivi molto bassi da proporre agli altri condomini, ma Mario non potrà tornare a casa da solo. Già, perché durante le assemblee condominiali è stato detto ai genitori di Mario che il montascale è antiestetico e rovinerebbe l’ingresso. Non è una questione di soldi: è una questione di estetica! È stato pure detto a sua mamma, che pesa sì e no 45 chili, che deve arrangiarsi a sollevare carrozzina e bambino; che sarebbe stato meglio per lei e suo figlio trovare casa altrove e che il palo fuori dal portone che indica il parcheggio per disabili a lei riservato è altrettanto antiestetico. Il mondo in cui viviamo è pieno di persone vuote. Regna sovrana l’incapacità di provare compassione, pietas, amore per il prossimo, anche per un bambino di 7 anni che non ha mai camminato.
Ilaria C.