Corriere della Sera

Gol Interrotto

I nerazzurri non segnano più Subiscono l’atalanta Nella ripresa molto meglio

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Alessandro Bocci

BERGAMO Un pari nella sofferenza. L’inter rischia, traballa, però alla fine resta in piedi. Lo 0-0 è un’occasione persa guardando la classifica, ma consideran­do la mezz’ora di fuoco con cui l’atalanta accende subito la partita, va accettato. Per larga parte del primo tempo c’è una sola squadra in campo e non è quella di Spalletti. Gomez, dopo 5 minuti, si divora l’opportunit­à più nitida e Handanovic per due volte salva il risultato sull’esordiente (dall’inizio) Musa Barrow, gambiano, classe ’99, un concentrat­o di esplosivit­à.

La sensazione è che l’inter si sia nuovamente avvitata su se stessa: sbaglia l’approccio, avverte l’assenza sulla linea mediana dello squalifica­to Brozovic, per la terza volta consecutiv­a non vince (due punti raccolti) e non segna (non succedeva da febbraio 2012). Non solo. Nell’ultima mezz’ora, quando i bergamasch­i hanno esaurito la spinta, non ha né la lucidità né la forza per capitalizz­are le occasioni e portare a casa una vittoria che le avrebbe regalato il terzo posto almeno per una notte in attesa del derby di Roma. Invece in attacco gli spallettia­ni fanno scena muta. E sta diventando una triste abitudine. Icardi, che in questo stadio è ancora a secco, non ha neppure un’occasione. Perisic è impreciso, come Rafinha. Manca sangue freddo nell’area avversaria.

Il festival del nerazzurro non è come te lo aspetti. L’atalanta parte lanciata: baricentro alto, pressing, ritmo, perfetta occupazion­e degli spazi con Cristante e Gomez dietro Barrow. Spalletti sceglie di mettersi a specchio, con la difesa a tre molto ballerina, il centrocamp­o che non fa filtro, gli esterni Cancelo e soprattutt­o Santon fuori da tutto, la squadra scollata e Spalletti quasi incredulo con le mani in tasca e la camicia fuori dai pantaloni. La prima mezz’ora è una specie di assalto a forte Apache. Dall’errore clamoroso di Gomez, liberato dal filtrante di Cristante, alle paratone di Handanovic su Barrow prima di piede e poi di testa. Nel mezzo anche un rasoterra di Freuler.

L’inter è annichilit­a, tramortita, incapace di ripartire, anche di uscire dalla propria area. Cerca solo di far passare il tempo, limitando i danni senza un’idea di come uscire dall’inferno. Le contromisu­re sono invertire D’ambrosio con Skriniar e soprattutt­o arretrare il raggio d’azione di Rafinha, l’unico in grado di accendere il pensiero interista. Complice anche l’inevitabil­e calo fisico dell’atalanta, nell’ultimo quarto d’ora tocca ai nerazzurri di Milano sfiorare il gol due volte, sempre con Perisic e sempre in contropied­e: la prima volta è reattivo Berisha, sulla seconda è sbagliata la mira del croato.

Nella ripresa Gasperini rinuncia a Barrow, spremuto, e prova con l’acciaccato Cornelius. La partita è più equilibrat­a. I bergamasch­i non hanno più energia e l’inter prova a uscire dal guscio. Rafinha, prima di lasciare il posto a Eder, spreca una ghiotta occasione dentro l’area. L’italo brasiliano ha un buon impatto e impegna Berisha su punizione. Ma è troppo tardi. Lo 0-0 serve poco a entrambe.

 ?? (Afp) ?? Duello aereo Mauro Icardi a caccia del pallone marcato da Rafael Toloi. L’inter ha mancato l’occasione per scavalcare Lazio e Roma in classifica: la squadra non segna da tre partite
(Afp) Duello aereo Mauro Icardi a caccia del pallone marcato da Rafael Toloi. L’inter ha mancato l’occasione per scavalcare Lazio e Roma in classifica: la squadra non segna da tre partite

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