Si può praticare a qualsiasi età purché cuore e ossa siano «in forma»
alle domande dei lettori sulla medicina sportiva all’indirizzo
http://forum. corriere.it/ medicinasportiva
L’arrampicata è uno sport nato ufficialmente nel 1985 a Bardonecchia. Ha quindi solo una ventina d’anni, ma gli adepti sono sempre più numerosi. Se fino a qualche tempo fa le palestre con pareti per l’arrampicata indoor erano difficili da trovare, oggi sono sempre più numerose. Così chi ama il free climbing su roccia adesso ha la possibilità di allenarsi al chiuso e poi «sperimentarsi» su pareti naturali. Alcuni si fermano alla semplice pratica in palestra, un ottimo allenamento completo se praticato con costanza almeno un paio di volte a settimana.
Quali sono i punti di forza di questo «nuovo» sport?
«Innanzitutto ha il vantaggio di fornire una buona preparazione per tutte le qualità fisiche. Sebbene non sia una tipica attività cardiovascolare basta provare qualche volta per rendersi conto che fiato e resistenza servono parecchio. Altra qualità necessaria per arrampicarsi è la forza: per lo più si fanno sforzi isometrici e isotonici, necessari per mantenere a lungo una posizione in parete non solo con gambe e braccia, ma anche con il core, il nostro corsetto naturale costituito da addominali, lombari e glutei. L’arrampicata rinforza e tonifica così quasi tutti i gruppi muscolari, compresi mani e piedi. Elasticità muscolare, allungamento ed equilibrio sono altre doti fisiche esaltate dal free climbing. Per arrampicarsi, non basta però essere forti, bisogna anche muoversi in modo fluido, con grande coordinazione e armonia— spiega Gianfranco Beltrami, specialista in medicina dello sport e vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana—. I risvolti positivi si hanno anche a livello mentale: meno stress, meno ansia e più concentrazione. Ogni volta che si raggiunge l’obiettivo che ci si è prefissati, poi, a trarne vantaggio è anche l’autostima»
Per chi è indicata l’arrampicata?
«Si tratta di un’attività adatta a tutte le età, dai 4-5 anni fino anche ai 70. L’importante è avere un apparato cardiorespiratorio efficiente e non essere portatori di problematiche a livello muscoloscheletrico o articolare. È ovvio che se si hanno dolori o patologie, per esempio, a una spalla, a un polso o alla caviglia, bisogna sospendere l’attività almeno fino a che non si è risolto il problema. In forma ludica piace moltissimo e fa benissimo ai bambini, che per natura amano arrampicarsi e lanciarsi in nuove avventure. Nei più piccoli aiuta ad affinare gli schemi motori di base, la coordinazione oculo-motoria e l’equilibrio. L’arrampicata è molto adatta anche per le donne che, avendo mani e piedi più piccoli degli uomini e una buona apertura delle anche, riescono in genere a muoversi sulle pareti con grande agilità».
Comporta qualche rischio?
«L’attività outdoor comporta indubbiamente alcuni rischi, ma se si rispettano tutte le precauzioni necessarie per arrampicare in sicurezza, dall’attrezzatura adeguata alla scelta di percorsi adatti alle proprie capacità, questi si possono ridurre. Tra le pratiche sportive rischiose, l’arrampicata è comunque quella che probabilmente prevede più misure di sicurezza: dal casco, all’imbrago. In palestra i rischi si riducono moltissimo, ma ci vuole sempre buon senso: la padronanza non appropriata delle tecniche assicurative può comunque comportare la caduta a terra. Certo, meglio cadere su un materasso e da un’altezza limitata che non su una roccia».
Le mani distanziate mantengono il climber in equilibrio
La testa è mantenuta distante dalla roccia, per consentire una visuale più ampia
Per prepararsi all’arrampicata bisogna innanzitutto fare e procedere per gradi, evitando sforzi eccessivi
Per iniziare di solito ci si allena su pareti alte circa 3/5 metri con inclinazioni variabili e sul muro-boulder, una struttura bassa alla cui base sono posti specifici materassi, dove ci si arrampica senza le corde di sicurezza I principianti possono avere problemi con braccia, mani e dita che, non essendo abbastanza forti, richiedono un allenamento extra, per esempio con la trave per arrampicata
Dopo l’allenamento, si raccomanda sempre un po’ di stretching
Durante la salita, questa gamba sostiene la maggior parte del peso
Il ginocchio ruotato verso l’esterno permette di avvicinare il bacino alla parete e di diminuire la leva sfavorevole
Questa gamba è pronta a spingere il climber verso l’alto
L’arrampicata indoor è una disciplina accessibile a tutti, compresi i bambini (di solito sotto forma di gioco, dai 4 anni in su). Oltre a essere propedeutica per le attività di climbing all’aperto su roccia, rappresenta di per sé un allenamento
Prima di avvicinarsi a questo tipo di attività, è sempre consigliabile una visita medico-sportiva. L’arrampicata richiede una perfetta efficienza cardiorespiratoria e l’assenza di problematiche muscoloscheletriche e articolari L’arrampicata outdoor è uno sport pericoloso, a causa di pericoli oggettivi legati all’ambiente e pericoli soggettivi propri della componente umana. Per avventurarsi in imprese all’aperto occorre affidarsi a istruttori competenti, utilizzare una buona attrezzatura e aver acquisito una buona tecnica