SPITZENKANDIDAT
Letteralmente «candidato di punta». Secondo il metodo, non «inscritto» nei Trattati, ma usato nella elezione di Juncker alla guida della Commissione Ue nel 2014, il capolista, lo spitzenkandidat appunto, del partito che ottiene più seggi all’europarlamento diventa in modo quasi automatico presidente della Commissione