Mou regala la prima Premier a Guardiola
Pep ha vinto da fermo, giocando a golf con il figlio mentre il Manchester United perdeva 1-0 in casa con il West Bromwich Albion, ultimissimo. Dopo il 3-1 del City sul Tottenham sabato, questa era l’unica combinazione che avrebbe potuto dare il titolo a quelli che Sir Alex Ferguson chiamava i «vicini rumorosi». Improbabile. Invece si è verificata. Con Mourinho attonito e fradicio nel suo trench sotto la pioggia fra i «buu» di Old Trafford.
Una settimana fa José aveva rinviato la festa dei nemici vincendo il derby. Nell’intervallo, sotto 0-2, aveva tuonato: «Volete fare i clown alla loro festa?». Ne era venuto fuori un 3-2 orgoglioso e beffardo. Che ieri ha pagato con gli interessi.
Il City è campione per la quinta volta nella sua storia, Guardiola vince la sua prima Premier e molti — visti il gioco splendido, i record fatti (18 vittorie di fila e titolo con 5 gare di anticipo) e quelli in vista (più punti, vittorie e gol) — parlano già di una delle più grandi squadre della storia inglese. Esagerati, ma meno di coloro che si chiedono se la Premier potrà mai consolare Pep dell’uscita dalla Champions. La teoria dei critici è che l’uomo che due Coppe le ha comunque già conquistate e che è al 7° campionato vinto in 9 stagioni da tecnico in 3 Paesi diversi avrebbe un lato debole in Europa. E se si dessero loro al golf?