Corriere della Sera

La Juve scarica la rabbia di Madrid e Flash Costa illumina lo scudetto

Douglas entra e manda in gol Mandzukic, Howedes e Khedira: Samp k.o., Napoli a -6

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

TORINO Un «Flash» sullo scudetto. Douglas Costa ama questo soprannome tutto istinto e rapidità e a volte in campo è davvero un lampo che squarcia le nuvole grigie di certe partite. Come questa, nella quale la Juve è impegnata in un corpo a corpo contro la Samp, l’ultima squadra che l’ha battuta in campionato. Pjanic sente un dolore alla coscia e chiede il cambio sul finire del primo tempo: al brasiliano bastano 81 secondi per inventare un cross teso da sinistra sul quale si butta Mandzukic, l’uomo della doppietta al Real, che non ha ancora finito il lavoro. Il 4-4-2 di Allegri da quel momento cambia passo e si prepara alla Grande Fuga sul Napoli, lasciato adesso a 6 punti di distanza e di scena allo Stadium tra sei giorni.

La fase difensiva della Samp è scossa dai continui cambi di fronte e si arrende nella ripresa, con altri due gol dei giganti bianconeri, in questo caso il redivivo Howedes e Khedira, ispirati dal piccolo brasiliano felice: Costa ha scritto una lettera ai suoi tifosi dopo l’atroce beffa del Bernabeu, raccontand­o di aver fatto «la scelta migliore della sua vita venendo a Torino». Un gesto non banale per un giocatore che al Bayern Monaco è stato definito «un mercenario» dal presidente Hoeness e che è legato alla Juve da un riscatto fissato a 40 milioni.

Coi tre francoboll­i di ieri Douglas spedisce una lettera anche al campionato, scritta a caratteri cubitali, con un testo semplice e incisivo: «Vietato farsi illusioni». Perché la Juve dopo Madrid è ancora carica a sufficienz­a, nella testa e nelle gambe, per non farsi sfuggire il settimo scudetto di fila. Il calendario (Crotone, Inter e Roma fuori; Napoli, Bologna e Verona in casa) non è così banale. Ma è chiaro che la banda di Allegri è più che mai in pole position, sa come si vincono certe maratone e soprattutt­o trova ogni volta il modo per cambiare faccia alle partite. Che sia un’intuizione di Max, o la fortuna di ieri (con l’allenatore che infatti ringrazia Pjanic «per aver chiesto il cambio giusto»...) il discorso non cambia: l’abbondanza della Juve è più che sufficient­e per controllar­e questo finale di campionato.

La beffa di Madrid non ha fatto altro che rendere ancora più consapevol­e la squadra e certi singoli delle proprie potenziali­tà, lasciando in tutto l’ambiente una rabbia che verrà scaricata da qui alla fine. A secchiate. Un po’ come i cross di «Flash Costa», che sgomma a destra e a sinistra della trequarti e mette in imbarazzo gli avversari sul piano tecnico e atletico, regalando dei rigori in movimento ai suoi compagni.

Dybala è l’unico che esce a testa bassa, per la sostituzio­ne. Higuain resta invece in panchina. La prossima volta toccherà di nuovo a loro salire sulla giostra scudetto. Perché questo è il Luna Park Juve. E pensare di chiuderlo dopo 7 anni diventa molto complicato. assist per Douglas Costa: è record in serie A per un giocatore entrato dalla panchina

La svolta

La squadra di Giampaolo tiene finché il brasiliano non rileva Pjanic infortunat­o

 ?? (Ansa) ?? Raddoppio Minuto 15 della ripresa, dalla sinistra Douglas Costa mette al centro per Benedikt Howedes che insacca di testa alle spalle di Viviano. Per il terzino tedesco è la prima rete in serie A
(Ansa) Raddoppio Minuto 15 della ripresa, dalla sinistra Douglas Costa mette al centro per Benedikt Howedes che insacca di testa alle spalle di Viviano. Per il terzino tedesco è la prima rete in serie A

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