Ssangyong e la formula «soddisfatti o rimborsati»
«Chi compra una Rexton, entro un mese (o 2mila chilometri) può decidere se tenerla o restituirla»
Ingegnere, sposato e padre di un figlio, Mario Verna ha fatto karate, gioca a tennis e al calcio (tifa per il Frosinone, la squadra della sua città natale), ha passione della lettura. Da sei mesi è «al volante» di Ssangyong Italia, costruttore coreano nell’orbita dell’indiana Mahindra & Mahindra.
Mai stato in Corea?
«Sono appena tornato dal mio primo viaggio. Ho scoperto un immenso cantiere: strade, palazzi, ponti, infrastrutture... E l’aeroporto di Seul, bellissimo».
Cosa bolle in pentola alla Ssangyong?
«Il rinnovamento è cominciato nel 2015 con la piccola crossover Tivoli. L’obiettivo è un prodotto nuovo ogni anno. Il 2018 è quello della Musso, il 2019 quello della Korando. Nel 2020 ci sarà la nuova Tivoli, alla quale si affiancherà la prima elettrica, la e-siv».
La sua attività è cominciata con un azzardo originale: il «soddisfatti o rimborsati» su Rexton.
«Una sfida ambiziosa. Entro un mese, ed entro i duemila chilometri, l’acquirente può decidere se tenersi la Rexton, persuaso di aver fatto la scelta giusta, o restituirla, e amici come prima».
Perché questa mossa?
«Piacere agli italiani è un punto d’onore per qualsiasi costruttore. Oggi Ssangyong ha raggiunto un livello tecnologico da élite del settore e vende vetture dalla forte personalità. Prenda la Rexton: un Suv spazioso, comodo sui lunghi percorsi, efficace offroad e garantito cinque anni o 150mila km».
Cosa pensa della “demonizzazione” del Diesel?
«Quando saranno divulgati i dati sulle vere emissioni dei Diesel di ultima generazione lo scenario tornerà a essere meno fosco. Certo, questa campagna non aiuta buona parte dei costruttori. Noi non abbiamo avuto contraccolpi, ma rileviamo il disorientamento del consumatore».
Quali sono le potenzialità del marchio nel nostro mercato?
«Siamo un brand in crescita. L’introduzione di modelli dal design più accattivante e dai contenuti tecnologici innovative sta contribuendo alla nostra affermazione presso La Ssangyong Tivoli 2018: la crossover (a trazione anteriore o integrale) è stata lanciata nel 2015 un target che fino a qualche tempo fa non era nel nostro mirino».
Nella galassia Mahindra & Mahindra c’è anche Pininfarina, che in fatto di stile…
«Pininfarina è nel gruppo da un paio d’anni e il tempo di progettazione di un nuovo modello è di tre anni circa. Arriverà anche il suo momento e il suo contributo sarà molto importante per farci diventare più Premium».
Qual è il grimaldello per aprire il mercato Italia?
«Credo molto in Tivoli, del resto il Model Year 2018 sta avendo un ottimo riscontro commerciale. È un’auto strategica. Ci permette di conquistare una clientela più giovane, fatta anche di donne, in cerca di un crossover compatta, dal design distintivo, tecnologicamente sofisticato».