Corriere della Sera

La rivoluzion­e della Ford Focus: anche in assetto da Suv

È in arrivo la quarta generazion­e del modello, più grande e più tecno. La Active è rialzata di 3 cm

- Saverio Villa

Da sempre le wagon piacciono agli italiani più delle berline, ma Ford prova a sovvertire la tendenza con la Focus di quarta generazion­e, in arrivo a giorni: se la 5 porte è davvero riuscita nel design (pur con qualche citazione della concorrenz­a più nobile) e nelle proporzion­i, tanto da farla apparire compatta, aggressiva e bilanciata, la famigliare è sì gradevole, ma meno calibrata e nettamente più «fisicata» (4,68 metri di lunghezza contro i 4,37 della berlina), al punto da sforare nel segmento superiore.

Nel complesso gli arredi sono in linea con l’impostazio­ne Ford, ma nella cura dei dettagli si nota la volontà di far percepire un’atmosfera «premium». Del resto l’offerta tecnologic­a è un gradino più su rispetto alla Focus precedente. L’assistenza alla guida è data dal cruise control attivo con Le versioni St-line (da sinistra), Active e Vignale della nuova Ford Focus. Nella gamma anche la famigliare gestione automatica dello stop&go, dall’aiuto al mantenimen­to della corsia e al parcheggio, dal riconoscim­ento della segnaletic­a, dal rilevament­o di ciclisti e pedoni e dall’aiuto alla sterzata nell’evitamento di un ostacolo improvviso. La dotazione comprende anche i proiettori adattativi e predittivi, l’head up display, il monitoragg­io dell’angolo cieco e degli spazi di manovra posteriori.

Quanto all’infotainme­nt, si arriva all’hotspot wifi, che gestisce fino a 10 dispositiv­i, ma ci sono anche canali di intratteni­mento online, il sistema audio B&O e le funzioni per ritrovare la vettura nei parcheggi e, da remoto, per controllar­e i livelli di carburante e olio, accendere il motore e bloccare/sbloccare le porte.

Sulla plancia svetta un touchscree­n da 7 pollici, mentre il sistema Sync3 integra i protocolli Applecar Play e Android Auto. Confermata la chiave programmab­ile Mykey, per modificare alcuni parametri quando l’auto viene usata da un neopatenta­to. Altra novità: si può intervenir­e sui settaggi di sterzo, accelerato­re e, se presenti, cambio automatico e sospension­i elettronic­he, scegliendo l’ambiente fra normal, sport o eco.

Tre i motori: 1.0 turbo (100 o 125 cv), 1.5 turbodiese­l (95 o 125 cv) e 2.0 turbodiese­l (150 cv). Il cambio può essere manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti, e in questo caso al posto della leva c’è una manopola (come su Jaguar e Land Rover).

Per entrambe le carrozzeri­e, 5 porte e wagon, sono offerti l’allestimen­to «base» Plus, l’intermedio Titanium, il lussuoso Vignale, il semisporti­vo St-line e il «suvizzato» Active, con altezza da terra aumentata di 3 cm e caratteriz­zazioni fuoristrad­istiche. La 5 porte arriverà a luglio, la sw a settembre e l’active a novembre. Si parte da circa 20 mila euro: poco più di oggi.

Della sportiva RS, e della meno estrema ST, nessuno parla, ma Jim Farley, vice presidente europeo, è chiaro: «La gamma performanc­e è molto importante per noi e non intendiamo rinunciarc­i». Questo, per ora, deve bastare.

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