Bastogne-liegi lo squalo Nibali va a caccia del re Valverde
Chi può battere Alejandro Valverde? Chi può impedire al veterano spagnolo (38 anni) di conquistare oggi la sua quinta Liegi-bastogne-liegi eguagliando Eddy Merckx nell’albo d’oro?
Sullo sfondo del palazzo reale di Liegi alza la mano Julian Alaphilippe, il 26enne che mercoledì ha dominato la Freccia Vallone piegando proprio lo spagnolo sul muro di Huy e restituendo ai francesi un successo che mancava da 21 anni. Oggi la posta in gioco è più alta: l’ultimo transalpino a vincere la Liegi è stato Hinault, nel lontanissimo 1980.
Alle spalle dei due (Valverde sta bene, Alaphilippe benissimo) i bookmaker belgi piazzano il danese dell’astana Valgren, il polacco Kwiatkowski e Vincenzo Nibali che a questa corsa (dove fu secondo nel 2012) tiene tantissimo. Lo Squalo, cui i 258 chilometri con 4.000 metri di dislivello del tracciato calzano a pennello, deve però evitare uno sprint a ranghi ristretti con tipini come Valverde o Kwiatkowski (terzo nel 2014 e nel 2017) decisamente più veloci di lui e quindi sfruttare una delle ultime ascese (la selettiva Roche-aux-faucons o la più abbordabile côte de Saint-nicolas) per prendere il largo. Alla Liegi vince chi non sbaglia nemmeno una curva e arriva ad Ans con un briciolo di forza più degli altri, dopo sei ore di corsa nevrotica che consumano muscoli ed energie mentali come la più dura tappa alpina del Tour.