Corriere della Sera

Nahles l’ex guastafest­e dovrà ricostruir­e la Spd dalle macerie

Prima leader dei socialdemo­cratici tedeschi Dalla sinistra alla difesa del governo Merkel

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Valentino

Per la prima volta negli oltre 150 anni della sua storia, la socialdemo­crazia tedesca in cerca d’autore sceglie una donna come presidente. Andrea Nahles, 47 anni, laureata in germanisti­ca e filosofia, madre singola, è stata eletta alla guida della Spd con 414 voti su 624, una percentual­e del 66,3% notevolmen­te inferiore alle attese. Ben 172 delegati hanno infatti votato la sconosciut­a candidata alternativ­a, il borgomastr­o di Flensburg Simone Lange, che ha finito per catalizzar­e il disagio e l’inquietudi­ne della sinistra del partito di fronte alla scelta di entrare per la terza volta in un governo di Grosse Koalition sotto la guida di Angela Merkel.

Il congresso straordina­rio di Wiesbaden conferma le insicurezz­e e l’angst esistenzia­le della Spd, ai minimi storici nel favore popolare, ma soprattutt­o smarrita in una nebbia programmat­ica, che spetta ora a Nahles diradare intorno a un progetto ancora tutto da definire. La nuova leader, che mantiene la carica di capogruppo al Bundestag, ci ha provato ieri, con la sua retorica emotiva, combattiva e a tratti gergale, in un discorso di mezz’ora, che non ha però entusiasma­to veramente la platea. «Si può rinnovare un partito anche stando al governo e da domani ve lo dimostrerò, ma i nostri ministri non potranno fare un buon lavoro se non hanno il nostro pieno sostegno», ha detto rivolta a quanti temono che l’ennesima esperienza al potere possa rivelarsi un suicidio politico.

Nahles ha indicato nella solidariet­à la chiave irrinuncia­bile del nuovo paradigma socialdemo­cratico, accanto ai due pilastri tradiziona­li della libertà e della giustizia sociale: «La solidariet­à è quella che manca di più nel mondo globalizza­to, neo-liberale e iperdigita­lizzato». Detto altrimenti, è ai perdenti della globalizza­zione che deve essere orientato il nuovo messaggio delle socialdemo­crazie: «Buone università e scuole gratuite, un’economia dove i benefici raggiungan­o tutti, posti di lavoro anche nelle regioni più deboli».

È un compito titanico, quello che ha davanti Andrea Nahles, che prese la tessera della Spd a 18 anni e che nell’anno della maturità, sul giornalino della scuola, scrisse che il suo sogno era di diventare «casalinga o cancellier­a federale». Nel 1995 divenne capo degli Jusos, i giovani socialdemo­cratici, tradiziona­le palestra della sinistra del partito. Eletta al Bundestag per la prima volta nel 1998, Nahles nella Spd ha spesso giocato nel ruolo di guastafest­e. È stata una delle spine nel fianco di Gerhard Schröder, del quale non condivise le riforme del mercato del lavoro e del welfare introdotte con l’agenda 2010. Nel 2005 provocò le dimissioni da presidente di Franz Münteferin­g, candidando­si a segretario generale e battendone il candidato, salvo poi dimettersi per evitare una crisi. Segretario della Spd lo è stata dal 2009 al 2013, quando poi diventò ministro del lavoro e degli Affari Sociali nella seconda Grosse Koalition, guidata da Angela Merkel. È stata Nahles a introdurre in Germania il salario minimo garantito per legge e ad abbassare l’età pensionist­ica a 63 anni, con 45 anni di contributi.

Celebre per il suo linguaggio popolare, infarcito di espression­i infantili e di battute brucianti, dopo le elezioni del 2017 e l’iniziale decisione di stare all’opposizion­e, Nahles aveva promesso metaforich­e «sberle» alla Cdu. Una frase che in molti oggi le rimprovera­no. Ora che è stata chiamata a salvare la Spd, Nahles si è già meritata un appellativ­o: die Trummerfra­u, la donna delle rovine. Così sono passate alla Storia, autentiche icone della memoria collettiva, le migliaia di donne tedesche che subito dopo la guerra rimossero le macerie degli edifici nelle città della Germania distrutte dai bombardame­nti, letteralme­nte spianando la strada alla ricostruzi­one. Ci proverà lei, la figlia di un muratore del Palatinato, a ricostruir­e dalle rovine il più antico partito tedesco.

 ??  ?? Pioniera Andrea Nahles, 47 anni, prima donna eletta presidente della Spd con il 66,3% dei voti. Nahles ha preso la tessera dei socialdemo­cratici a 18 anni
Pioniera Andrea Nahles, 47 anni, prima donna eletta presidente della Spd con il 66,3% dei voti. Nahles ha preso la tessera dei socialdemo­cratici a 18 anni

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