Corriere della Sera

Napoli, il guizzo del 90’

Koulibaly colpisce all’ultimo minuto mandando k.o. la Juve I giochi sono riaperti

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Alessandro Bocci

TORINO L’ultimo assalto è quello buono. Ci pensa il gigante Koulibaly a riaprire a tutti gli effetti la corsa scudetto. Dopo sei sconfitte consecutiv­e, il Napoli espugna lo Stadium e lo fa al 90’ di una partita che sembrava incollata sullo 0-0. Così in un baleno, il miglior giocatore dei sarriani cambia l’equilibrio costituito e le ultime quattro giornate promettono scintille perché la Juve impacciata, imprecisa e spesso in affanno, vista con i partenopei, ha in calendario due trasferte tostissime: sabato prossimo a San Siro contro l’inter e alla penultima a Roma con i gialloross­i. Difendere il punticino di vantaggio rimasto non sarà semplice per gli uomini di Allegri che il 9 maggio devono anche preoccupar­si della finale di Coppa Italia con il Milan. Il Napoli, che ha recuperato cinque punti in quattro giorni e due partite, ha la forza dell’entusiasmo e la consapevol­ezza di poter spaccare il mondo, anche di poter vincere domenica a Firenze e poi con Torino, Sampdoria (a Marassi) e all’ultima con il Crotone. Il duello continua e si annuncia effervesce­nte.

Quello italiano è il campionato più incerto e combattuto d’europa anche se la partita scudetto non è granché. Gli azzurri, al 30° risultato utile in trasferta con 24 vittorie, hanno il merito di crederci di più, anche se raramente impensieri­scono i bianconeri. Resta il fatto che Buffon è il migliore della Juve e che, prima di essere trafitto dall’incornata implacabil­e di Koulibaly sull’angolo morbido di Callejon, il portierone ha i riflessi giusti su Zielinski e sul tiro cross maligno di Insigne. Reina invece non si sporca neppure i guanti. La Juve chiude senza neanche un tiro nello specchio.

Molto meglio il Napoli con i suoi triangoli geometrici, il pressing alto, i raddoppi nelle marcature. La capolista è impacciata e imprecisa, sbaglia quasi tutte le uscite, gioca spesso palla all’indietro per Buffon, non spinge sull’accelerato­re. È quasi un paradosso che, al netto del gol in fuorigioco di Insigne, sia bianconera l’occasione più nitida del primo tempo: la punizione di Pjanic, deviata da Callejon in barriera, sbatte sul palo con Reina fuorigioco. La squadra di Allegri è come frenata e non riesce quasi mai a liberarsi dalla pressione del Napoli, apparentem­ente più libero di testa e più convinto. I sarriani, che non vincevano a Torino dal 2009, giocano con la difesa alta, gli esterni che spingono e il tridentino che si muove parecchio cercando di togliere punti di riferiment­o. L’infortunio di Chiellini è una complicazi­one notevole per Allegri che sopperisce con l’inseriment­o a destra di Lichtstein­er e l’accentrame­nto di Howedes a fianco di Benatia. Al Napoli mancano freddezza e precisione

Delude la Joya Bianconeri impacciati, Dybala sostituito Gli uomini di Sarri ci credono di più

negli ultimi 16 metri: Hamsik, una volta per tempo, spreca.

Allegri nell’intervallo prende una decisione forte ma corretta, togliendo lo spento Dybala per Cuadrado e trasforman­do il 4-2-3-1 in un 4-5-1 per dare sostanza al centrocamp­o. Poi è la volta di Mandzukic per Douglas Costa, mentre Sarri prova con Milik per l’evanescent­e Mertens. Non cambia la sostanza. Il Napoli ci prova, la Juve si accontenta. Sino all’ultimo soffio di partita. Il campionato è riaperto e promette un gran finale.

 Allegri Partita bruttissim­a di entrambe le squadre Ora subito al lavoro

 Sarri Vincere qui è stupendo, non abbiamo concesso niente

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(Getty Images) Ingabbiato Gonzalo Higuain è rimasto a secco
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Il senegalese Kalidou Koulibaly, 26 anni, esulta dopo il gol messo a segno al 90’ allo Juventus Stadium
(Reuters) Impresa Il senegalese Kalidou Koulibaly, 26 anni, esulta dopo il gol messo a segno al 90’ allo Juventus Stadium

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