La Scrambler 1100 Cavalli, elettronica e spazio a volontà
LISBONA (PORTOGALLO) È la moto di tendenza, modaiola ma facile da approcciare, diversa dalle Ducati adrenaliniche, imbottite di cavalli e riservate ai motociclisti evoluti. In altre parole la Scrambler rappresenta l’universo parallelo della casa bolognese, e alle versioni da 400 e 800 cc adesso affianca la 1100. Un modello per chi vuole di più di tutto: potenza (86 cv), spazio (69 mm in più d’interasse, 50 in più di larghezza, 20 in più di altezza sella), autonomia (1,5 litri in più di serbatoio) e una dotazione completa (quattro livelli di traction control, piattaforma inerziale Bosch, Abs cornering accoppiato al doppio freno a disco Brembo anteriore da 320 mm con pinza a quattro pistoncini, tre modalità di guida e una sella ampia e ben imbottita). La guidabilità è il cardine anche della 1100, ma con una personalità più spiccata.
Curve e tornanti si affrontano con piglio diverso, grazie a un’erogazione del bicilindrico piena e pastosa. Finiture e dettagli sono estremamente curati su tutte le varianti, personalizzabili a piacere: la Sport dotata di sospensioni Ohlins regolabili, la Special con i cerchi a raggi, i collettori cromati e il manubrio basso, la Standard, più semplice, con i cerchi a razze. L’abbondanza di particolari in alluminio è il tratto comune, di plastica ce n’è davvero poca. Si parte da 12.990 euro.