Corriere della Sera

Mattarella preoccupat­o Pronto a dare altro tempo

- Di Marzio Breda

Ipolitici se la sognano, la prodezza del Barone di Münchhause­n, quando stava sprofondan­do in una palude con il suo destriero e riuscì a salvarsi con un’incredibil­e acrobazia. «Sarei senza dubbio morto», gli fece dire Rudolf Raspe nell’omonimo romanzo, «se la forza del mio stesso braccio non avesse tirato fuori me attaccato al mio codino, insieme al cavallo che tenevo stretto tra le ginocchia». Quella del Barone era ovviamente una fanfaronat­a. Ma ormai ci vorrebbe un’invenzione geniale come la sua, per trovare una maggioranz­a di governo e uscire dal pantano del dopo-voto.

Sergio Mattarella la cerca invano da 53 giorni, e ormai ha quasi finito di incalzare i partiti. Oggi pomeriggio verificher­à con Roberto Fico, dopo il suo secondo giro da esplorator­e, se l’ipotesi di un’intesa tra i 5 Stelle e il Pd è praticabil­e o se anche questa opzione resti impantanat­a tra gli scenari impossibil­i. Dovrà essere Fico, quindi, a tracciare una valutazion­e. E al Quirinale sperano sia diversa da quella che fece una settimana fa la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, chiudendo il proprio mandato sul fronte del centrodest­ra senza domandare proroghe al Colle, perché la formula esplorata non dimostrava «alcuna chance». Nel caso che il suo omologo alla Camera assicuri invece, sotto la sua responsabi­lità, che vale la pena di aspettare ancora un po’ (ad esempio per vedere cosa accadrà nella direzione del Pd o per verificare i risultati dell’annunciato referendum dei pentastell­ati su Rousseau), gli sarà concesso altro tempo. Se poi tutto andrà comunque male, gli italiani constatera­nno che siamo sempre prigionier­i dei veti, delle incompatib­ilità, delle visioni politiche troppo diverse, delle distanze «abissali». Insomma, a quel punto sarà pubblicame­nte certificat­o che restiamo nel fango di un’asfissiant­e campagna elettorale nata da una legge concepita per garantire al Paese solo l’ingovernab­ilità e ripetute rincorse al voto. Prospettiv­a che rischia di trascinars­i all’infinito e perciò preoccupa molto il presidente. Quel che è echeggiato al Quirinale nelle scorse ore, con le minacciose drammatizz­azioni della Lega («se fanno questo accordo, il Nord può insorgere», ha avvertito Giorgetti) e con le fratture parallele apertesi in casa dei democratic­i e del Movimento, non sembra deporre a favore di una soluzione positiva. Mattarella ne è consapevol­e, anche se non si rassegna.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy