Corriere della Sera

Grasso: da me nessun premio «antimafia» all’ex premier

- Pietro Grasso Leader di Liberi e Uguali

Caro direttore, ritorna in questi giorni da parte di molti esponenti di Forza Italia l’equivoco del fantomatic­o «premio speciale a Berlusconi per la lotta alla mafia» che avrei assegnato da procurator­e nazionale antimafia, nonostante le molte precisazio­ni già fatte negli anni e la facilità nel recuperare l’audio originale di quell’intervista.

Nel corso di una puntata de La zanzara del 2012, trasmissio­ne sempre sopra le righe, mi venne chiesto ironicamen­te se l’ultimo governo Berlusconi meritasse un premio e io risposi, con onestà intellettu­ale, che solo sul lato del sequestro e della confisca dei beni furono adottati migliorame­nti nel 2008 (il passaggio della competenza alle direzioni distrettua­li antimafia e alla procura nazionale) ma allo stesso tempo elencai i temi sui quali ero, da magistrato, ancora in attesa di modifiche normative: autoricicl­aggio, norme contro la corruzione, aggravamen­to dei reati fiscali e voto di scambio politico-mafioso. Nessun premio speciale, quindi, se non da parte dei conduttori della trasmissio­ne. Dispiace che a distanza di anni venga ancora utilizzata da molti esponenti politici una notizia già smentita molte volte. Sottolineo infine che parte delle norme che da magistrato avevo invocato molte volte sono state approvate solo nella scorsa legislatur­a e su mia proposta (il cosiddetto «ddl Grasso» contro la corruzione).

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