«La Resistenza come il Risorgimento»
Celebrazioni separate a ROMA Roma, con fischi isolati alla sindaca Raggi, insulti e qualche tensione a Milano, aperta contestazione a Trieste. Il 73° anniversario della Liberazione scorre nel canovaccio delle posizioni distanti tra la sinistra dell’anpi e la Comunità Ebraica.
Ma la giornata comincia con le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dopo la tappa all’altare della Patria sceglie l’abruzzo per il suo discorso: «Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza», dice da Casoli il cama sindaca. Il presidente della comunità palestinese, Yousef Salmani, condanna i fischi, ma aggiunge: «Raggi non può escludere nessuno». La presidente della Comunità ebraica, Ruth Dureghello, le esprime solidarietà e il presidente dell’anpi locale, Fabrizio De Sanctis, definisce «molto dolorosa» la separazione.
A Trieste, tanti fischi diretti al sindaco Roberto Dipiazza e al rabbino capo, Alexander Meloni. La comunità ebraica lascia la cerimonia: «Per la presenza insultante — spiegano i rappresentanti — di bandiere palestinesi». A Firenze, infine, quattro arresti in un gruppo che voleva entrare in piazza Santa Croce per disturbare la cerimonia.