Il presidente Mattarella sul 25 Aprile Tensioni a Milano con la comunità ebraica che a Roma non ha partecipato al corteo
po dello Stato, che visita anche il sacrario della brigata Maiella per onorare «il contributo esemplare dato dalla popolazione d’abruzzo nella lotta al nazismo». Il premier Paolo Gentiloni parla di «giorno del riscatto dell’italia», il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ne sottolinea «il significato straordinariamente attuale», mentre quello della Camera, Roberto Fico definisce il 25 aprile «un riferimento irrinunciabile».
non tutto fila liscio nella giornata. L’innesco a momenti di tensione a Milano arriva dagli slogan «Palestina libera, Palestina rossa» e «Israele Stato assassino» urlati da un gruppo di militanti dei movimenti filopalestinesi quando il corteo attraversa piazza San Babila. La reazione di chi manifesta nel ricordo dei campi di concentramento si traduce in qualche risposta infastidita ma nulla più.
A Roma, invece, le celebrazioni sono due e separate. La Comunità ebraica si raduna al Museo della Liberazione di via Tasso, mentre l’anpi e alcune sigle filopalestinesi sfilano fino a Porta San Paolo. Qui parla la sindaca Raggi, che definisce un «errore» la «incapacità di lasciare fuori dei temi che non hanno a che fare con il 25 aprile». Contro di lei si alza qualche fischio dalla piazza. «Come comunità cittadina non siamo stati all’altezza dei nostri predecessori. Abbiamo tutti perso un’occasione», risponde la