Una festa che continua a far discutere
Ho sentito che l’anpi, riscrivendo la storia d’italia, ha scoperto che siamo stati liberati dai palestinesi. Sono vecchio e forse mi sbaglio, ma i palestinesi non erano alleati con Hitler?
Fabio Sandri
Il 25 aprile è una data da ricordare perché segna la fine della Seconda guerra mondiale; ma anche da non celebrare perché, dopo 73 anni, continua a dare adito a polemiche tra opposte fazioni e a cortei che nulla hanno a che vedere con la serietà e la compostezza necessarie. La pacifica convivenza tra uomini anche di diverso orientamento politico è uno dei pilastri per la difesa della libertà e della democrazia. È questo che dobbiamo ricordare ai figli e ai nipoti.
Antonio Leporino
Seneca affermava nelle Lettere a Lucilio: «È preferibile la più sporca delle libertà alla più elegante delle schiavitù». Per il 25 aprile, quindi, dobbiamo essere grati più che mai a chi ha dato la vita per la libertà del nostro Paese.
Piero Campomenosi
Da qualche tempo sono molti gli osservatori autorevoli che giudicano controverso e non privo di ombre il periodo della Resistenza. Se ancora ve ne fosse bisogno, vorrei ribadire da quale parte stare: quella di chi ha dato la vita per sconfiggere il nazifascismo.
Nicolò T.
Penso che la giornata che possa sintetizzare la nostra storia, sia il 4 novembre, datasimbolo che ci ha dato la coscienza collettiva di essere diventati una nazione, alla fine di 3 più 1 guerre di indipendenza. Franco Griffini