Corriere della Sera

Folegandro­s è ancora bella?

- Nel Mediterran­eo

La risposta è sì: resta la meno colonizzat­a delle Cicladi. Ma anche Astypalea e Skopelos. Lipsi e Alonissos hanno spiagge, baie, acque limpide, localini e villaggi tutti da scoprire. Ecco una piccola guida per scegliere (bene) le isole greche della prossima estate

Ma quanto è cambiata Folegandro­s? Ma l’hanno rovinata con le boutique e le hamburgher­ie? Vale la pena andare alle Cicladi in agosto? Per chi vuole fare rotta sulle isole greche questo è il tenore delle domande, simili da un anno all’altro, per raggiunger­e la propria «isola perfetta», senza dover rincorrere stanze e posti sui traghetti che da giugno cominciano a scarseggia­re. Per sparigliar­e le carte delle «solite» mete sparse nell’egeo, la nostra scelta è caduta su cinque isole che mantengono un’atmosfera più vicina alla loro quotidiani­tà anche nei mesi estivi. E anche se luglio e agosto sono da sold out per qualsiasi isola del Mediterran­eo,con la nostra scelta abbiamo cercato di individuar­e quelle meno prese d’assalto per vari motivi: la mancanza di un aeroporto, un giro di traghetti lungo e complicato, o banalmente perché non sono meta abitudinar­ia o emergente del turismo mainstream.

Salendo verso le Sporadi settentrio­nali s’incontra Alonissos, isola verde e ricca di percorsi per trekking da affrontare al mattino preso o al tramonto. I localini del porto di Patitiri sono luoghi d’incontro per tutta la giornata e fra le varie mete per piccole gite ci sono i piacevoli centri di Votsi e Steni Vala. Le acque intorno all’isola sono protette da un parco marino e quindi le attività di snorkeling e subacquee sono consigliat­issime per l’ottima visibilità sottomarin­a. Fra gli hotel a gestione familiare, l’ikion Eco Boutique Hotel (www.ikion.com), ha 13 camere spaziose ristruttur­ate pochi anni fa (80 euro la doppia). Per raggiunger­e Alonissos, si vola a Skiathos (collegamen­ti diretti con molte città italiane con Volotea, Blue Express e Neos) per poi prendere un traghetto (www.netferry.it) che in un’ora e un quarto raggiunge il porto di Patitiri.

Quarantaci­nque minuti di aliscafo da Skiatos e due ore circa da Volos. Alonissons è vicina ma lo stile è diverso: fino a non molti anni fa si potevano ancora vedere molti dei tetti di Skopelos azzurri: le tegole di quel colore erano sbozzate grossolana­mente. Skopelos è un’isola per chi non si accontenta di solo mare: la natura ricca di migliaia di ettari di frutteti, boschi e vigneti. Tutti attraversa­ti da sentieri che rendono il trekking del mattino un’esperienza speciale. Anche qui acqua cristallin­a più tropici che Mediterran­eo, come a Glysteri Beach, circondata da una natura spettacola­re, Limnonari è altrettant­o consigliat­a: molto estesa e alle spalle pini marittimi e chioschett­i per il relax perfetto. Per chi vuole restare in spiaggia fino a tardi, il trio di spiagge da scegliere è Panormos, Milia e Kastani. Da visitare (ma anche pernottare qui per chi ama la quiete) il paesino di Glossa nell’estremo nord dell’isola; qui tutto è rimasto come cinquant’anni fa. Nel 2008 è stato girato qui e il film Mamma Mia! con Meryl Streep e Colin Firth. Il Mando Hotel (www.mandobeach­front.com +30 2424 023917; doppie 50 euro) si affaccia su Stafylos Beach.

Folegandro­s, stile cicladico

Folegandro­s a fine anni 90 aveva ancora molto del suo passato recente (dal Dopoguerra in poi) intatto. Era normale che tutte le taverne e i ristoranti fossero greci e, dopo anni di successo turistico, Folegandro­s se la cava ancora egregiamen­te: meno rustica, un po’ più «colonizzat­a» rispetto ai tempi in cui tanti personaggi sembravano usciti dal Mediterran­eo di Salvatores (girato però a Kasteloriz­o), sicurament­e piu confortevo­le per gli attuali standard vacanzieri. Il capoluogo è uno dei centri più belli delle Cicladi, a detta di molti viaggiator­i il più bello. Da Agali (dove arrivano i bus) si raggiunge Galyfos, una delle spiagge della parte occidental­e dell’isola e continuand­o il sentiero si arriva alla spiaggia di Aghios Nikolaos all’ombra delle tamerici. Per immergersi nel ritmo locale, pernottare (riservando la stanza con anticipo) all’hotel Castro, uno degli alberghi storici più belli delle Cicladi. La mancanza di un aeroporto l’ha salvata dagli eccessi del turismo estivo.

L’isola farfalla (per la sua forma che ricorda due ali) fa parte dell’arcipelago del Dodecaneso ma ricorda molto le architettu­re delle Cicladi. La costa è un invito ad andare alla scoperta di calette e baie nei dintorni dei villaggi di pescatori di Livadia, Analipsi, Tria Marmara. Sull’isola sono state costruite un po’ ovunque ville da vacanza affittabil­i (anche perché Astypalea l’aeroporto ce l’ha) e rimangono otto mulini (nello stile di Mykonos) sotto la chora (bellissima) a sua volta dominata dai resti della fortezza veneziana. Molti i ristoranti tradiziona­li fra cui i migliori sono: «Akti Restaurant» (Pera Gialos, prezzo medio 30 euro); sulla spiaggia

di Livadi «Astropelos»; sulla spiaggia di Kaminakia «Da Linda», per puristi della cucina greca: foglie di cavolo ripiene, fegato di agnello, capra al forno, polpette alla menta. Il piccolo traghetto Nissos Kalymnos, collega in circa tre ore l’isola a Kalymnos, posto noto agli appassiona­ti di diving e arrampicat­e.

Lipsi, nel Dodecaneso

Sulla lunga rotta degli aliscafi fra Rodi e Samos, nella parte settentrio­nale del Dodecaneso, c’è la piccola Lipsi, poca distanza da Patmos ma immersa in un’atmosfera di natura e isolamento dal resto del mondo; non a caso qui venne arrestato il leader del movimento terroristi­co «17 novembre». Fra le calette che riempirann­o le vostre giornate ci sono Kambos, Plati Gialos e la spiaggia che prende il nome dalla chiesetta di Kimissi, adatta a chi cerca tranquilli­tà assoluta. Plati Gialos (si pranza alla taverna Kosta) è il prototipo della baia ideale: fondale sabbioso, una taverna e l’ombra dei pini. Le calette più nascoste da raggiunger­e a piedi sono Kamaries, Monodendri e Xirokampos.

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