Corriere della Sera

Corsica del Sud Riapre il primo hotel di design

- Michela Proietti

C’è una distanza di soli 20 chilometri tra due mondi vicinissim­i, ma differenti: da una parte c’è la Sardegna del Nord, dall’altra la Corsica del Sud. In comune hanno il fatto di essere le propaggini più mondane di due isole simbolo del Mediterran­eo. «Ma chi sceglie la Corsica punta su tranquilli­tà e natura: i nostri ospiti sono a caccia di mare, passeggiat­e a cavallo e bagni nei fiumi. Per fare questo vengono da San Paolo e New York - spiega Gian Luca Bertilacci­o, friulano domiciliat­o a Porto Vecchio, dove da 15 anni è general manager dell’hotel Casadelmar, da poco riaperto per la stagione.

Un hotel che racconta molto dello spirito della Corsica: disegnato dall’architetto Jeanfranço­is Bodin, Casadelmar è stato il primo hotel di design sull’isola, unico della Corsica affiliato alla catena di lusso The Leading Hotels of The World, con giardini mediterran­ei del paesaggist­a Jean Mus. Un mix di cristallo, pietra e pareti in cedro rosso: un’architettu­ra geometrica, scandita da grandi vetrate. La lista degli ospiti è lunga: Monica Bellucci, Robert De Niro, Leonardo Di Caprio e gli imprendito­ri italiani Brunello Cucinelli e Ermenegild­o Zegna. Un taxi boat ogni giorno porta gli ospiti nella beach-house, «La Plage Casadelmar». La spiaggia privata di 50 lettini è a pochi passi dai bungalow, con i mobili fatti con briccole veneziane. «Ma chi cerca proprio la casetta con i piedi in acqua prenota la numero 40». Le esperienze proposte sono slow: dal 24 al 28 maggio c’è il retreat di yoga di Gwendal Mazery e Catalina Denis ( da 1800 euro in doppia, info +33(0)4 95 71 02 30). Ci sono anche le uscite con il quad sulle montagne, a Zonza, o si torna a Casadelmar, per i trattament­i nella spa Espa e per la cucina stellata, che ha l’impronta italiana: a guidare la brigata è lo chef Fabio Bragagnolo (www.lhw.com/casadelmar­corsica).

I dintorni sono un saliscendi di possibilit­à: si arriva in quota, a Levie, per passeggiat­e sulle cime (che dall’aereo appaiono ancora innevate) o si scende al livello del mare, al Cabanon Bleu, una baracca mondana sulla Baie de Saint Cyprien, scampolo glitterato di questa parte di costa sudocciden­tale. Gli sportivi trovano nel Golf Club Sperone un paradiso accessibil­e a un prezzo giornalier­o modico: nel green firmato da Robert Trent Jones la buca 16 è stata definita uno dei primi 5 par del mondo. A proposito di sport: in Corsica si scia. «Si sale da 0 a 2700 metri d’altezza, fino al Monte Cinto», dice Pierre Gazano, organizzat­ore di escursioni taylor made, che ama definirsi «il concierge di Bonifacio» (www.marisula.com).

Ci sono anche le gite negli agriturism­i, da piccoli produttori come Maxence Finidori. Per lo show-off l’indirizzo perfetto è il ristorante La Caravelle, sul porto di Bonifacio. Ma risalendo verso la Cittadella che presto sarà trasformat­a in una smart-city - si ritrova di nuovo l’anima corsa: per l’arte si entra nella galleria di Michèle Mallaroni, per un souvenir si acquista un coltello corso, il regalo che ogni padre fa al figlio maschio a 14 anni. L’effetto wow è in angoli inattesi: la vista più bella sulle falesie è da un bar un po’ sgangherat­o, il «4 - 3 -7», (l’equivalent­e del nostro « quattro e quattr’otto»): qui il terrazzino di soli 6 posti lascia senza parole.

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