Corsica del Sud Riapre il primo hotel di design
C’è una distanza di soli 20 chilometri tra due mondi vicinissimi, ma differenti: da una parte c’è la Sardegna del Nord, dall’altra la Corsica del Sud. In comune hanno il fatto di essere le propaggini più mondane di due isole simbolo del Mediterraneo. «Ma chi sceglie la Corsica punta su tranquillità e natura: i nostri ospiti sono a caccia di mare, passeggiate a cavallo e bagni nei fiumi. Per fare questo vengono da San Paolo e New York - spiega Gian Luca Bertilaccio, friulano domiciliato a Porto Vecchio, dove da 15 anni è general manager dell’hotel Casadelmar, da poco riaperto per la stagione.
Un hotel che racconta molto dello spirito della Corsica: disegnato dall’architetto Jeanfrançois Bodin, Casadelmar è stato il primo hotel di design sull’isola, unico della Corsica affiliato alla catena di lusso The Leading Hotels of The World, con giardini mediterranei del paesaggista Jean Mus. Un mix di cristallo, pietra e pareti in cedro rosso: un’architettura geometrica, scandita da grandi vetrate. La lista degli ospiti è lunga: Monica Bellucci, Robert De Niro, Leonardo Di Caprio e gli imprenditori italiani Brunello Cucinelli e Ermenegildo Zegna. Un taxi boat ogni giorno porta gli ospiti nella beach-house, «La Plage Casadelmar». La spiaggia privata di 50 lettini è a pochi passi dai bungalow, con i mobili fatti con briccole veneziane. «Ma chi cerca proprio la casetta con i piedi in acqua prenota la numero 40». Le esperienze proposte sono slow: dal 24 al 28 maggio c’è il retreat di yoga di Gwendal Mazery e Catalina Denis ( da 1800 euro in doppia, info +33(0)4 95 71 02 30). Ci sono anche le uscite con il quad sulle montagne, a Zonza, o si torna a Casadelmar, per i trattamenti nella spa Espa e per la cucina stellata, che ha l’impronta italiana: a guidare la brigata è lo chef Fabio Bragagnolo (www.lhw.com/casadelmarcorsica).
I dintorni sono un saliscendi di possibilità: si arriva in quota, a Levie, per passeggiate sulle cime (che dall’aereo appaiono ancora innevate) o si scende al livello del mare, al Cabanon Bleu, una baracca mondana sulla Baie de Saint Cyprien, scampolo glitterato di questa parte di costa sudoccidentale. Gli sportivi trovano nel Golf Club Sperone un paradiso accessibile a un prezzo giornaliero modico: nel green firmato da Robert Trent Jones la buca 16 è stata definita uno dei primi 5 par del mondo. A proposito di sport: in Corsica si scia. «Si sale da 0 a 2700 metri d’altezza, fino al Monte Cinto», dice Pierre Gazano, organizzatore di escursioni taylor made, che ama definirsi «il concierge di Bonifacio» (www.marisula.com).
Ci sono anche le gite negli agriturismi, da piccoli produttori come Maxence Finidori. Per lo show-off l’indirizzo perfetto è il ristorante La Caravelle, sul porto di Bonifacio. Ma risalendo verso la Cittadella che presto sarà trasformata in una smart-city - si ritrova di nuovo l’anima corsa: per l’arte si entra nella galleria di Michèle Mallaroni, per un souvenir si acquista un coltello corso, il regalo che ogni padre fa al figlio maschio a 14 anni. L’effetto wow è in angoli inattesi: la vista più bella sulle falesie è da un bar un po’ sgangherato, il «4 - 3 -7», (l’equivalente del nostro « quattro e quattr’otto»): qui il terrazzino di soli 6 posti lascia senza parole.