Corriere della Sera

Molestie alla principess­a L’accademia del Nobel travolta dal ciclone #Metoo

Il fotografo palpeggiò Vittoria. Ora rischia di saltare il premio

- Di Luigi Offeddu (Reuters) loffeddu@corriere.it L.off.

Coppia di potere Jean-claude Arnault, 71 anni, con la moglie poetessa, Katarina Frostenson Frostenson, poetessa, (ex) membro dei vertici dell’istituzion­e, amica del suo (ex) segretario generale.

Da anni, lei e Jean-claude —sempre presente, primo dei fotografi — erano considerat­i fra i «guru» della cultura svedese, e soprattutt­o dei suoi salotti. Conoscevan­o tutte le persone giuste, vivevano fra cene e telecamere. Poi, è arrivato il diluvio. Tre diverse inchieste inseguono Arnault. Durante la campagna «Me- numero minimo previsto per le deliberazi­oni più importanti. E proprio in questo periodo, dovrebbero cominciare a discutere la deliberazi­one più importante di tutte, quella sul premio Nobel della letteratur­a per il 2018.

Tutto è ancora incerto, giovedì prossimo potrebbero anche annunciare che il premio sarà «congelato» e la decisione rinviata, forse di un anno; ma sarebbe un annuncio disastroso per il prestigio della cultura svedese. Così, è possibile anche che il re cambi gli statuti per consentire la sostituzio­ne dei dimissiona­ri.

Le interviste dei tre testimoni che hanno rievocato le molestie subite dalla principess­a sono state raccolte sotto forma anonima dallo Svenska Dagbladet, il terzo quotidiano svedese, fondato nel 1884, che ha qualificat­o una delle fonti come interna all’accademia. Un’altra testimone oculare è stata invece intervista­ta con nome e cognome dal quotidiano della sera Expressen.

Già a novembre, mentre la principess­a Vittoria interveniv­a con la regina madre Silvia a una manifestaz­ione della campagna «#Metoo» in un teatro di Stoccolma, erano circolate delle voci ufficiose sull’episodio di vent’anni fa. Ma erano rimaste senza seguito. Ora, invece, lo choc suscitato dalle ultime interviste supera perfino il clamore nato nei mesi scorsi dai primi scandali dell’accademia: perché scuote un Paese che ama la sua famiglia reale — secondo gli ultimi sondaggi, solo il 18 per cento della popolazion­e preferireb­be una repubblica — e che ha fatto dell’uguaglianz­a di genere uno dei pilastri dell’orgoglio nazionale. Too», 18 donne lo hanno accusato di molestie commesse fra il 1996 e il 2017, in appartamen­ti dell’accademia o nel centro culturale che lui e la moglie dirigevano, pare con fondi dell’istituzion­e. Arnault avrebbe anche imposto il silenzio ad alcune sue vittime, artiste o scrittrici, minacciand­ole di vietare loro ogni accesso alla stessa Accademia.

Per sette volte, poi, avrebbe fatto trapelare all’esterno i nomi di sette futuri vincitori del Premio Nobel. «Cercano di linciarmi», ha sempre detto lui. E sull’ultima storia delle molestie alla principess­a Vittoria: «Un’idiozia». Ma molti svedesi non sembrano prenderla alla leggera: Vittoria, in tutti i sondaggi, è la componente più amata della famiglia reale. Il caso

● Jean-claude Arnault, il fotografo del premio Nobel, è accusato di 18 molestie varie e stupri da altrettant­e donne partecipan­ti alla campagna «#Metoo». Alcuni di quegli episodi si sarebbero verificati in altre sedi collegate all’accademia, a Stoccolma e Parigi.

● Tra le vittime ci sarebbe anche la principess­a Vittoria, oggi 40 anni, molestata da adolescent­e

Incertezza Potrebbero anche annunciare che l’assegnazio­ne sarà congelata per un anno

● Sei membri del vertice dell’accademia si sono dimessi e ora solo 10 dei 18 membri effettivi sono in carica: non raggiungon­o il numero minimo per deliberare i vincitori dei premi 2018

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Posto d’onore La principess­a Vittoria, 40 anni, al banchetto per il Nobel il 10 dicembre scorso
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