Corriere della Sera

A sorpresa in tv le donne del wrestling Rovinata la festa del principe saudita

Durante la gara maschile compare uno spot con le lottatrici. E diventa un caso: indecenti

- Michele Farina (nella foto Afp, un match di wrestling femminile a Lille).

Povero re (e povero anche il principe).

Ma come: per la prima volta la monarchia saudita aveva permesso alle donne di assistere a un evento di wrestling dal vivo, di posare gli occhi sui corpi seminudi e scolpiti degli atleti del World Wrestling Entertainm­ent Co., nell’arena dello stadio di Gedda dedicato a re Abdullah. La tv di Stato stava mandando in onda lo show, come segno di apertura e di parità fra i sessi. Dopo le donne tifose di calcio e quelle libere di guidare l’auto, dopo i cinema bisex ecco un’altra frontiera. A bordo ring venerdì sera c’erano anche ragazze con padri o mariti, fan in (mal celato) delirio: alcune a capo scoperto, altre (come May Omar, 27 anni) con la maglietta nera raffiguran­te il lottatore preferito (nel caso di May, Triple H) al posto della tradiziona­le abaya lunga da capo a piedi.

Lo spot della monarchia «illuminata» stava andando alla perfezione, quand’ecco che sui grandi schermi dello stadio (e su quelli piccoli nelle case) un vero spot imprevisto ha fatto venire uno strangugli­one a principi e dignitari riuniti per l’occasione. A rompere il piano modernista sono comparse loro: le atlete. Lottatrici che mai avrebbero dovuto esserci (in video o live poco importa). Anche loro sudate e seminude, come i colleghi maschi che si maltrattav­ano ad arte nell’arena, e come si conviene nel mondo del wrestling.

È bastato quel peccaminos­o show fuoriprogr­amma, mandato in onda tra un incontro e l’altro, per scatenare le ovazioni gioiose del pubblico maschile e, il giorno dopo, le grandi scuse delle autorità. Il Dipartimen­to dello Sport di Riad ha emesso un comunicato in cui si chiede perdono per l’intrusione dello spot con le immagini di «donne indecenti» durante la serata del wrestling. Via twitter i funzionari hanno promesso che una cosa del genere non accadrà mai più negli eventi futuri. Gli organizzat­ori del WWE (che hanno firmato un contratto con Riad per i prossimi dieci anni) non hanno commentato l’accaduto. Nei loro show in giro per il mondo partecipan­o normalment­e anche donne lottatrici. Per le tappe in Ara- bia Saudita la sezione femminile era stata preventiva­mente tagliata, su indicazion­e delle autorità che pure fanno capo a Mohammed Bin Salman, 32 anni, il principe ereditario che sta cercando di modernizza­re il Paese e diversific­are l’economia.

Non solo petrolio e «turismo» religioso: l’industria dell’intratteni­mento è un obiettivo del nuovo corso. Largo al wrestling dunque, per cui gli arabi hanno una passione: passati (forse) i tempi in cui a scuola le insegnanti confiscava­no (come ha raccontato May Omar al Wall Street Journal) le riviste con i gli atleti Usa che facevano sfoggio di muscoli. Non era mai accaduto che le seminudità del wrestling finissero in tv nel regno dei Saud. L’«incidente» dello spot femminile e le immediate scuse governativ­e sono la prova che è in atto uno scontro tra i modernisti e i settori più conservato­ri della società. E che la parità è ancora un miraggio, una finta sul ring.

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Allo stadio di Gedda venerdì scorso si è svolto un evento sportivo di wrestling, a cui per la prima volta hanno potuto assistere anche le donne. «Tagliati» i combattime­nti femminili. Ma tra un incontro e l’altro, gli organizzat­ori hanno...
La serata Allo stadio di Gedda venerdì scorso si è svolto un evento sportivo di wrestling, a cui per la prima volta hanno potuto assistere anche le donne. «Tagliati» i combattime­nti femminili. Ma tra un incontro e l’altro, gli organizzat­ori hanno...
 ??  ?? L’incidente Non sono state soltanto le donne al centro delle polemiche nell’esibizione di wrestling a Gedda. Titus O’neil, campione Usa, ha scatenato l’ilarità generale inciampand­o goffamente mentre correva verso il ring
L’incidente Non sono state soltanto le donne al centro delle polemiche nell’esibizione di wrestling a Gedda. Titus O’neil, campione Usa, ha scatenato l’ilarità generale inciampand­o goffamente mentre correva verso il ring

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