Corriere della Sera

Yara, muore la madre di Bossetti Credeva all’innocenza del figlio

Bergamo, si è spenta a 71 anni. L’uomo in cella chiede il permesso per i funerali

- Giuliana Ubbiali gubbiali@corriere.

Ester Arzuffi aveva 71 BERGAMO anni, i capelli neri sempre curati e gli occhi di un blu intenso. Li ha chiusi per sempre, all’alba di ieri, per un tumore scoperto venti giorni fa, portandosi via la sua verità. La sua storia di ragazza operaia della Valle Seriana, dove le montagne hanno custodito segreti finiti nelle carte dell’indagine sull’omicidio di Yara Gambirasio.

Ester Arzuffi ha sfidato la genetica che per due gradi di giudizio ha messo il timbro sull’ergastolo a suo figlio Massimo Bossetti, 47 anni, in carcere dal 16 giugno 2014. L’ultima parola sarà della Cassazione, il 12 ottobre prossimo. La madre non ha mai voluto sentire ragioni: «Massimo» è figlio di suo marito Giovanni Bossetti, scomparso a 73 anni, a Natale 2015. Non, come dicono i test, di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno che le dava dei passaggi in fabbrica, in valle, prima che lei si trasferiss­e con il marito a Brembate Sopra e poi a Terno d’isola, a 50 chilometri dalle montagne.

Massimo Bossetti ha saputo che la mamma era morta dalla gemella Laura Letizia, corsa in carcere al colloquio dell’ultima domenica del mese. Nei giorni scorsi aveva avuto tre permessi per andare a trovarla, al policlinic­o di Ponte San Pietro. Ha temuto di non farcela a vederla, come era successo con il papà Giovanni, perché le condizioni di salute sono precipitat­e in fretta. Lei aveva dolori alle ossa, era andata in ospedale per alcuni controlli. Il male era già dappertutt­o. «Voglio vedere Massimo», aveva chiesto all’avvocato Claudio Salvagni, il 18 aprile, con un filo di voce. Ma servivano i permessi, poi arrivati al volo. «Massimo ringrazia la polizia penitenzia­ria per averlo lasciato con la madre un’ora e mezza ogni volta», dice l’avvocato. Madre e figlio si sono parlati e abbracciat­i. Venerdì no, lei era già in coma. La visita, l’ultima, dalle 13.30 si è prolungata alle 16.

Un legame forte, il loro, che si intreccia con la doppia elica del dna. È dal profilo genetico di Ester Arzuffi che nel giugno 2014 carabinier­i e polizia arrivano a Massimo Bossetti, dopo tre anni e mezzo di indagini. È il 50% del dna di Ignoto 1, il killer che ha lasciato le sue tracce biologiche sugli slip e sui leggings della tredicenne di Brembate Sopra, uccisa il 26 novembre 2010.

«Mamma, la scienza non mente», le dice Bossetti in carcere. Lei gli giura che suo padre è Giovanni Bossetti. Lui giurerà sempre di non essere l’assassino di Yara. Lei non dubita di lui, ma lui ha dubitato di lei. Eppure, al di là di chissà quante domande per la testa, restano sempre uniti. Si è visto ai processi. Davanti alla Corte d’assise di Bergamo Ester Arzuffi si avvale della facoltà di non rispondere, ma prima di rialzarsi dalla sedia dei testimoni risponde agitando la mano al figlio che la saluta. Al processo d’appello, a Brescia, il suo «Massi» dalla gabbia a vetri dei detenuti le chiede: «Tutto bene?». Lei legge il labiale e lo rassicura: «Sì». Lui stringe il pugno per dirle di farsi forza. Lei piange quando il figlio lancia l’ultimo appello ai giudici: «Capitelo una volta per tutte che non sono un violento». Lo abbraccia e scoppia in lacrime quando, dopo 15 ore di camera di consiglio, il 17 luglio 2017 il verdetto è una conferma di quello del primo luglio 2016: ergastolo.

Massimo Bossetti chiederà il permesso di partecipar­e ai funerali, probabilme­nte domani a Terno d’isola ma non è ancora certo. È scontato che gli venga concesso. Aveva partecipat­o all’addio al padre, sempre a Terno. Dal pulpito lesse una lettera: «Non c’è sofferenza peggiore perché i genitori sono il pilastro della nostra esistenza».

La sua verità «Massimo è figlio di mio marito Giovanni, morto nel 2015, non di Giuseppe Guerinoni»

Fuori dal carcere Nelle scorse settimane il muratore aveva avuto tre permessi per poterla incontrare

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(Fotogramma­bergamo) Ex operaia Ester Arzuffi, 71 anni. La donna, morta sabato notte, era madre dei gemelli Massimo e Laura Letizia, 47 anni, e Fabio, 42

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