Corriere della Sera

Giganti di pietra e strane fontane In gita a piedi tra le piazze

- di Paolo Fallai

Ese affrontass­imo questo Primo maggio di festa come un giorno davvero speciale? Lasciamo l’automobile parcheggia­ta, prendiamo per mano i nostri figli, alziamo lo sguardo sulle nostre città. Riscopriam­o le piazze, simbolo della nostra comunità, luogo dell’intelligen­za. L’italia è il Paese dell’arte perché nelle sue piazze tutti i suoi abitanti — a prescinder­e dalla condizione sociale e dalla ricchezza — insieme hanno gioito, protestato, pianto e formato il loro senso estetico. Per visitarle non si paga nessun biglietto e offrono storie inaspettat­e. A Roma lungo Corso Vittorio, erede risorgimen­tale dei percorsi giubilari, si apre Piazza della Chiesa Nuova: ospita la meraviglio­sa facciata dell’oratorio dei Filippini di Borromini, una statua di Metastasio che era nato a due passi da qui e la fontana della Terrina (perché è chiusa da un coperchio e sembra una zuppiera) spostata da Campo de’ Fiori per far posto alla statua di Giordano Bruno. A Milano da quanto tempo non andate alle spalle di Palazzo Marino a godervi Piazza San Fedele? C’è un monumento ad Alessandro Manzoni, perché la sua casa è vicina. Alle sue spalle Palazzo Leoni-calchi offre i suoi Omenoni, otto giganti in pietra scolpiti su una facciata dove la Calunnia è sbranata dai leoni.

Non c’è comune che non abbia una Piazza Vecchia (Bergamo) una Piazza del Foro (Brescia), una straordina­ria Piazza Ducale (Vigevano). Ognuna indimentic­abile e così spesso dimenticat­a.

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