Corriere della Sera

La Giornata del Jazz e i melodrammi ritrovati, la Lettura in musica

Sul nuovo numero in edicola anche i colloqui con il filosofo catalano Josep Maria Esquirol e con la scrittrice indiana Jhumpa Lahiri, che scrive in italiano

- di Severino Colombo

Leggere e fare esperienze. Le due cose vanno a braccetto sul nuovo numero de «la Lettura». Molti spunti, approfondi­menti e riflession­i proposti dal supplement­o culturale, in edicola fino a sabato 5 maggio a 50 centesimi, possono tradursi in azioni concrete. Come ascoltare un brano musicale di Herbie Hancock, tastierist­a americano che ha ideato la Giornata internazio­nale della Musica jazz, istituita dall’unesco, e che si festeggia oggi, 30 aprile; ne scrivono Claudio Sessa, Severino Salvemini e Giancarlo Riccio.

Con «la Lettura» si entra nei mondi degli artisti Teresa Margolles e Matt Mullican: la prima, messicana, è protagonis­ta dell’esposizion­e riguardant­e storie, violenze e ingiustizi­e nel suo Paese, in corso al Pac di Milano (aperta anche il 1° maggio), ne scrivono Stefano Bucci e il regista Elio De Capitani (quest’ultimo il 5 maggio conduce una visita guidata). Il performer americano Mullican, raccontato sull’inserto da Gianluigi Colin, propone a maggio due interventi: una lecture performati­va (il 3) e un’azione artistica sotto ipnosi (il 26), entrambe allo spazio milanese Hangarbico­cca che ospita una sua retrospett­iva di cinquecent­o opere in oltre 5 mila metri quadri.

«Che nessuno si ponga al di sopra dell’altro, ma al suo fianco; che le persone si scambino sguardi laterali e non dall’alto in basso» è l’invito alla «fraternità» del filosofo catalano Josep Maria Esquirol, intervista­to da Elisabetta Rosaspina; lo studioso è tra i partecipan­ti al festival internazio­nale Bergamo Fare la Pace, dal 3 maggio nella città orobica, che affronta il tema della riconcilia­zione nella società dei conflitti.

Martina Franca, in Puglia, e il giardino di Boboli a Firenze saranno scenari estivi di due «prime» operistich­e in tempi moderni: il «pasticcio» napoletano dal Rinaldo di Händel (1718) e la versione fiorentina della Dafne di Marco da Gagliano (1611), che si colloca agli albori del melodramma.

Su «la Lettura», infine, Alessandro Piperno affronta il tema dell’adulterio a partire dal romanzo di John Updike Coppie uscito nel 1968 e oggi riproposto da Einaudi Stile libero; l’intervista di Luigi Ippolito alla scrittrice Jhumpa Lahiri, che ha curato un’antologia di autori italiani; e il confronto a tre fra lo storico della filosofia Mauro Bonazzi; Telmo Pievani, filosofo della scienza; e l’antropolog­o Adriano Favole sulla «normalità» dall’homo sapiens ad Einstein.

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La copertina de «la Lettura» #335 è opera dell’artista Sheila Hicks (1934)

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