Swift Sport, la giapponese tutto pepe che parla italiano
Il design esterno della piccola Suzuki è nato nel centro stile che la Casa giapponese ha a Torino
C’è un tocco italiano — importante — nella Swift Sport, l’attesa versione corsaiola della compatta Suzuki: il design esterno è opera del centro stile che la Casa giapponese ha a Torino. Le modifiche riguardano sostanzialmente il frontale, più aggressivo con la nuova mascherina spigolosa nella zona sul bordo del cofano e arrotondata in quella inferiore, dove è affiancata da due placche che simulano delle prese d’aria e inglobano i fendinebbia. Lo spoiler, le minigonne e la zona centrale del paracolpi posteriore (che ospita due terminali di scarico) hanno un disegno che ricorda la trama della fibra di carbonio. È un modello che si nota pure nella livrea Champion Yellow, scelta per il debutto. In abitacolo, rispetto alla Swift normale, ci sono le caratterizzazioni rosse del contagiri e contachilometri più su alcune plastiche; nuovi i sedili sportivi a semiguscio (comodi) mentre nella consolle centrale trova posto il pratico sistema di infotainment da 7 pollici.
Dal punto di vista tecnico, la Swift Sport ha puntato sulla leggerezza: il modello è spinto da un motore 1.4 turbo da 140 Cv, con una potenza superiore di appena 4 Cv rispetto a quella del 1.6 aspirato utilizzato dalla Swift «normale», ma sviluppa una coppia di 230 Nm anziché 160. Considerando il peso di soli 975 kg (80 in meno rispetto alla generazione precedente) si capisce da dove venga la brillantezza... gentile dispiegata dal mezzo.
In affetti la Swift Sport è molto reattiva, senza essere «cattiva». Ha un’erogazione molto elastica e risponde subito a ogni sollecitazione, anche nelle riprese dalle basse velocità. Non ha un comportamento secco da go-kart, ma ha uno sterzo diretto e una grande tenuta di strada.
Altro pregio che abbiamo potuto verificare sul godibile tracciato «misto» intorno a Malaga è la rapidità nell’assecondare i cambi di direzione anche nelle successioni ravvicinate di curve: la vettura non «scoda» e mantiene la traiettoria impostata, tanto da non richiedere quasi mai l’intervento dell’elettronica.
Per questa hatchback, Suzuki ha pensato a un prezzo di 21.190 euro — ma fino al 31 maggio si scende a 18.150 euro —, per un solo allestimento, ma di livello: climatizzatore automatico, fari full led, impianto multimediale (con navigatore, radio Dab e funzionalità Android Auto ed Apple Carplay), vari sistemi di ausilio alla guida e telecamera posteriore.