Simone, vittima dell’himalaya sulla vetta che aveva fallito nel 2013
La tragedia di La Terra, mantovano 36enne. Il padre: «Era un puro»
Chi era
● Simone La Terra, 36 anni, era originario di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano
● Alpinista di grande esperienza e molto conosciuto, era arrivato in vetta a cinque ottomila senza bombole d’ossigeno, in Nepal, Pakistan e Tibet
● Era sposato da quattro anni con Paola, imprenditrice
● È morto mentre scalava il Dhaulagiri, 8.617 metri, forse travolto da una raffica di vento
Al telefono nella sua casa a Castiglione dello Stiviere, nel Mantovano, Lorenzo La Terra, 72 anni, ex insegnante e dirigente scolastico, parla con un filo di voce. Intanto sfoglia le pagine del libro scritto dal figlio. Si intitola «Attimi al fil di cielo», parla di vette e scalate. «Simone era un puro, un ragazzo semplice che stando in Italia era in costante contatto con gli sherpa, erano i suoi amici. Per lui la montagna era una regola, una disciplina. Aveva scalato 5 ottomila dell’himalaya senza bombole d’ossigeno. “Per stare più vicino alla natura”, diceva. So che il suo corpo lo hanno recuperato con difficoltà. Siamo stati contattati dall’ambasciata, non è ancora chiaro cosa sia successo...».
Simone La Terra, alpinista, tra pochi giorni avrebbe compiuto 37 anni: ha perso la vita domenica sull’himalaya, sul monte Dhaulagiri (8.167 metri d’altezza, nel Nepal, che ne fanno la settima vetta più alta al mondo). Una violentissima raffica di vento ha letteralmente sradicato la tenda che Simone (sposato da 4 anni con Paola, un’imprenditrice) aveva sistemato a quota 6.100 metri. Una scena terribile, davanti agli occhi del suo compagno di scalata, il polacco Waldemar Dominic, sceso al