Corriere della Sera

Subappalti e carburanti, fattura elettronic­a dal 1° luglio

- Mario Sensini

Le prime a partire saranno le imprese che operano nel commercio dei carburanti e nei subappalti della pubblica amministra­zione. Dal primo luglio scatta per loro l’obbligo di fatturazio­ne elettronic­a anche per le operazioni condotte con una contropart­e privata, che siano altre imprese o consumator­i finali. Oggi il sistema di fatturazio­ne elettronic­a è in vigore a titolo sperimenta­le e solo per le transazion­i che hanno come contropart­e le amministra­zioni pubbliche.

Le regole attuative sono state approvate e pubblicate ieri dall’agenzia delle Entrate, che ha predispost­o una serie di software e applicazio­ni telematich­e per semplifica­re il processo, che dal primo gennaio 2019 sarà esteso a tutte le imprese.

Per i cittadini, gli utenti finali, non cambierà nulla. Invece di essere cartacea, la fattura emessa sarà elettronic­a, ma non ci sarà bisogno di avere una casella email o di posta certificat­a per riceverla, perché i documenti potranno essere recapitati e poi conservati in un’apposita area del sito Internet dell’agenzia delle Entrate.

Le procedure per l’emissione della fattura elettronic­a sono state semplifica­te al massimo, anche con una serie di servizi online messi a disposizio­ne dell’agenzia. Chi emette la fattura, ad esempio, potrà acquisire in automatico i dati identifica­tivi del cliente e l’indirizzo telematico tramite un codice QR che l’agenzia metterà a disposizio­ne di tutte le partite Iva.

L’agenzia metterà a disposizio­ne un servizio web gratuito per la conservazi­one delle fatture elettronic­he (sia per i cedenti che per i cessionari), con un servizio di ricerca e consultazi­one, e un altro sistema per il recapito delle stesse a un indirizzo prescelto. Le fatture potranno essere generate sia da strumenti messi a disposizio­ne gratuitame­nte dall’amministra­zione fiscale con un’applicazio­ne, un software da installare sul computer o una procedura web, sia con software di mercato.

I documenti viaggerann­o su una rete telematica particolar­e (il Sistema di Interscamb­io) e potranno essere inviati o attraverso le stesse applicazio­ni e programmi o per posta elettronic­a certificat­a. Superati i controlli minimi su alcuni dati obbligator­i della fattura, entro cinque giorni sarà recapitata all’impresa una ricevuta di consegna del «file» elettronic­o e la fattura si considerer­à emessa.

Dopo i problemi emersi negli La App

● L’agenzia metterà a disposizio­ne un servizio web e una app dedicata che consentirà a chi emette la fattura di acquisire «in automatico» i dati identifica­tivi del cessionari­o e l’indirizzo telematico tramite un Qr-code ultimi mesi dell’anno scorso, le falle nel sistema informatic­o gestito dalla Sogei sono state riparate ed ora, assicura l’agenzia delle Entrate, «tutte le modalità di trasmissio­ne avverranno attraverso protocolli sicuri su rete internet».

La consultazi­one «degli archivi informatic­i dell’agenzia è garantita da misure di sicurezza che prevedono un sistema di profilazio­ne, identifica­zione, autenticaz­ione e autorizzaz­ione dei soggetti», ma anche la tracciatur­a degli accessi effettuati, i tempi, le operazioni svolte.

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Al vertice Ernesto Maria Ruffini, 48 anni, direttore dell’agenzia delle Entrate da giugno 2017

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