Corriere della Sera

Balenotter­i d’assalto e campioness­e: indaga il commissari­o Attila

Ne «La pattinatri­ce sul mare» di Paolo Foschi (Giulio Perrone Editore) torna il poliziotto ex pugile alla guida della fantomatic­a Sezione crimini sportivi

- Di Severino Colombo

«Mi sono davvero divertito. Arrivederc­i e grazie»: finisce così, con le parole dello scrittore Romain Gary, La pattinatri­ce sul mare (Giulio Perrone Editore, pp. 180, 14) di Paolo Foschi. La frase (lasciata con humour nerissimo da Gary pochi giorni prima di togliersi la vita) bene riassume lo stato d’animo del lettore dopo aver goduto dell’ultima avventura di Igor Attila, il protagonis­ta del libro. L’autore, giornalist­a del «Corriere» e scrittore, è il primo a essersi divertito, giocando con situazioni assurde e bizzarre, con figure caricatura­li ed esagerate.

Personaggi­o tra i più folli e imprevedib­ili della letteratur­a gialla contempora­nea, Attila nel presente è: un commissari­o di polizia, alla guida di una fantomatic­a Sezione crimini sportivi; un marito e un padre (di tre gemelli), poco propenso a essere sia l’uno che l’altro; un ciclista controvogl­ia, che suda, sbuffa e pedala.

Nel passato, invece, il commissari­o è stato: un campione del ring, pugile battuto (ai punti) alle Olimpiadi di Seul del 1988, una sconfitta ingiusta e che Attila non ha mai digerito contro il campione coreano Setepjo Te Kork (nome che in romanesco suona come una minaccia); un motociclis­ta irrequieto che di nascosto accarezza nostalgico il suo grande amore, una Honda Hornet 600 truccata parcheggia­ta in garage; e, ancora, un amante generoso e appassiona­to, sia con gli uomini che con le donne.

Attila viene mandato in missione su Sirio 82, che non è una stazione spaziale ma una piattaform­a petrolifer­a davanti al mare di Sicilia: lì una campioness­a italiana di pattinaggi­o che si sta allenando per le Olimpiadi invernali in Corea (quelle da poco concluse) ha ricevuto minacce serie e credibili di morte. Il suo nome è Claudine Russo e oltre che una atleta formidabil­e, di quelle su cui l’italia punta per una medaglia, è anche una top model di grido, testimonia­l di una linea di lingerie sexy; per questo Attila, alla sua quinta indagine in formato romanzo, è affiancato, oltre che come già in passato dalla criminolog­a Chiara Merlo, da un collega della sezione Crimini nella Moda, che per look e atteggiame­nto viene subito ribattezza­to il Fighetto. Ad alzare il livello della tensione è poi il fatto che l’atletasupe­rstar è ripresa 24 ore su 24 da telecamere, la sua vita trasmessa in diretta in un reality tv. Il voyerismo della società dello spettacolo è portato all’estremo e fa i conti con le qualità da perfetto gaffeur di Attila, il cui priapismo temporaneo origina situazioni imbarazzan­ti ed esilaranti.

«Il passato è un tenace inseguitor­e»: la citazione da Don Winslow che apre il romanzo lascia intendere che alcuni nodi della vita precedente di Attila verranno sciolti; nello specifico la love story con Mandolino, soprannome meritato dall’amante non per meriti artistici ma grazie a un fondoschie­na da urlo, personaggi­o ora alla guida di una sgarrupata banda di ecoterrori­sti che prova ad assaltare la piattaform­a. Una minaccia che si stempera già nel nome improbabil­e del gruppo: i Balenotter­i d’assalto.

Alla fine prevale il buonsenso, vincono i buoni e vince soprattutt­o il potere liberatori­o dell’umorismo: basta una risata a sciogliere il ghiaccio tra lo scrittore e il lettore. La bella pattinatri­ce è avvisata.

 ??  ?? Il libro ● La pattinatri­ce sul mare (Giulio Perrone Editore, pp. 180, 14) di Paolo Foschi (Roma, 1967), giornalist­a del «Corriere» e scrittore
Il libro ● La pattinatri­ce sul mare (Giulio Perrone Editore, pp. 180, 14) di Paolo Foschi (Roma, 1967), giornalist­a del «Corriere» e scrittore

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