Ritorno al passato
L’ad interista Antonello accusa «Siamo arrabbiatissimi Certe cose non cambiano mai»
MILANO continuano. Gli anni È passano, questa la i sintesi torti del duro messaggio che l’amministratore delegato dell’inter, Alessandro Antonello, recapita a Daniele Orsato e a tutta la classe arbitrale. Lo sfogo dell’ad nerazzurro riporta agli scontri verbali con la Juventus di fine anni 90, alle polemiche di Calciopoli, ai sospetti di favoritismo avanzati da chi non è tifoso bianconero. La mancata espulsione di Pjanic per il fallo su Rafinha è un errore e amplia le fratture tra complottisti e no.
«Sono successe cose inaccettabili e siamo arrabbiatissimi. Non è stato uno spot positivo per il calcio italiano, ma una eurofiguraccia. Non riusciamo a spiegarci come mai nella stessa partita siano stati usati due pesi e due misure», è l’attacco di Antonello.
L’inter si sente penalizzata da Orsato, l’errore pesa sulla classifica e sul futuro del club che aveva come obiettivo il ritorno in Champions, ora quasi impossibile. Un danno anche
il finale di stagione e il prossimo mercato, in cui probabilmente si dovrà rinunciare ai 40 milioni della Champions.
«Nel mondo del calcio molte cose stanno cambiando ma sembra che alcune di queste rimangano invariate. Noi, comunque, siamo orgogliosi della nostra storia», è l’affondo di Antonello. Quel «siamo orgogliosi della nostra storia» è un attacco esplicito alla Juve, un richiamo a un passato da cui riemergono rancori mai cancellati e ferite aperte.
non Lo riscuote sfogo dell’ad i favori della interista leggenda nerazzurra Sandro Mazzola. «La sconfitta della mia Inter non è colpa dell’arbitro. Non è stato un furto, i bianconeri hanno vinto legittimamente e l’espulsione di
Vecino c’era. Piuttosto io non avrei mai tolto Icardi».
Tesi non condivisa dal tifoso nerazzurro Paolo Bonolis. «Pjanic fa un intervento alla Bruce Lee, quando alla Juve serve scatta sempre l’aiuto. In Europa urlano, non sono abituati». Stessa linea per Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia. «È stato un furto. Sono scandali, non possono esistere arbitraggi così. L’espulsione di Vecino è esagerata».
Sul cartellino rosso grida al complotto il web. Sui siti circola un video in cui si sostiene
che la foto della ferita di Mandzukic diffusa dalla Juventus non sia relativa all’intervento di Vecino, ma a un infortunio vecchio. Resta il mistero, anche se negli ultimi giorni di video taroccati, con ricostruzioni stravolte, ne sono stati pubblicati parecchi.
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, tifoso bianconero, prova a smussare: «Giusto il rosso a Vecino. Orsato ha commesso un grave errore non espellendo Pjanic, ma le polemiche non servono».
Al netto dell’arbitro Orsato, la sconfitta con la Juventus trascina dubbi sui protagonisti della stagione nerazzurra e su quale futuro la proprietà cinese di Suning deciderà di tracciare. «Abbiamo perso
una battaglia, probabilmente non solo per colpa nostra. Ma vogliamo vincere la nostra guerra sportiva», chiude Antonello. L’ad spera in una reazione già domenica a Udine e magari che da qui alla fine la Lazio inciampi, per potersi poi giocare tutto nello scontro diretto dell’olimpico, all’ultima giornata. Il centrocampista croato Marcelo Brozovic garantisce: «L’inter darà l’anima per vincere le ultime 3 partite». Potrebbe non bastare per la Champions.
E dopo il k.o., per l’inter potrebbe arrivare una punizione dalla Procura federale che ha aperto un fascicolo per i cori razzisti dei tifosi nerazzurri contro Matuidi.
d Mazzola La sconfitta non è colpa dell’arbitro, non è un furto. Io non avrei tolto Icardi