Corriere della Sera

Per Orsato niente più big match Al Mondiale sarà alla Var

- Carlos Passerini

La tempesta non è finita. Dopo la notte delle streghe, a Daniele Orsato non è rimasto altro da fare che comportars­i come ogni arbitro abbacchiat­o: isolarsi per un po’ dal frastuono e dedicarsi alla famiglia, la moglie e i due figli. Questo mentre ieri a Roma la procura federale decideva di non aprire inchieste sui video del quarto uomo Tagliavent­o, divenuti virali sul web: Pecoraro li ha visionati e ha stabilito che non c’è stata violazione delle norme. L’umore di Orsato è rimasto comunque sotto le scarpe, complici gli inevitabil­i perdigiorn­o di turno che hanno pensato bene di passare la mattina sotto casa sua a Recoaro, vicino Vicenza: ore buttate, gli arbitri non parlano col bel tempo figurarsi in mezzo alla tempesta.

Anche perché Orsato, proprio perché resta un ottimo arbitro, sa bene dove ha sbagliato sabato: manca il secondo giallo a Pjanic, l’ammissione arriva anche dai vertici Aia. Che adesso potrebbero lasciarlo a riposo per un turno o, più probabilme­nte, mandarlo alla Var. Difficile comunque che da qui alla fine torni arbitro centrale nei big match, che sono poi due: Roma-juventus alla 37ª giornata e Lazio-inter alla 38ª. Sarebbe una soluzione di buonsenso visto che le partite delicate non mancherann­o né per quanto riguarda la corsa all’europa né per la sfida salvezza, anche se nulla è stato ancora deciso. Si vedrà.

La Var peraltro sarà la sua principale occupazion­e estiva: la Fifa ha ufficializ­zato l’elenco dei tredici videoassis­tenti per il Mondiale russo e come previsto il suo nome compare insieme a quelli di altri due italiani, Irrati e Valeri, quest’ultimo «Var 1» proprio sabato scorso a San Siro. L’unico italiano reclutato come arbitro centrale sarà Rocchi, preferito al fischietto di Schio per la maggiore esperienza avendo due anni in più, 44 contro 42. C’è chi maligna che sulla stagione non eccezional­e dell’elettricis­ta vicentino stia pesando la delusione proprio per questa decisione — ampiamente prevista — del designator­e Fifa, l’italiano Pierluigi Collina. Sa molto di congettura. Anche perché Orsato, si sa, tutto è tranne che un fragile emotivo.

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