Grande Fratello, reality permanente voluto da Pier Silvio
«Non esistono programmi esauriti, esistono programmi fatti male o fatti bene. E condotti in maniera intelligente. Quindi il Grande Fratello si fa. Aspetto le vostre proposte». Si dice che sia andata più o meno così, aggettivo più aggettivo meno, verbo più verbo meno. Poche settimane fa Pier Silvio Berlusconi aveva chiuso con questo invito la riunione che invece per lo staff di Mediaset doveva decretare lo stop del Grande Fratello 2018 a causa del rischio flop per inflazione da reality: dopo il GF Vip (quasi 5 milioni di spettatori e il 25,7% di share) e l’isola dei Famosi (4,5 milioni e il 24%) in onda uno dopo l’altro su Canale 5, un nuovo reality, per di più senza famosi o presunti tali, poteva essere un azzardo. Ma l’idea di Berlusconi Jr, esplicitata anche in un’intervista, non solo nel chiuso delle riunioni con i suoi collaboratori, era quella di puntare forte ancora sul GF e creare un «reality permanente», ovvero una programmazione continua con il genere della realtà fatta a format.
Canale 5 guarda agli ascolti (l’ultima puntata del GF ha superato il 27% di share) piuttosto che alle polemiche. Eppure le polemiche non sono state affatto poche e nemmeno peregrine perché quello che è andato in onda in queste prime tre settimane non è stato esattamente edificante: insulti, liti, già una squalifica, bullismo, il peggio di quello che la società sguaiata di oggi sa mettere in mostra a portata di smartphone o telecamera. Anche la conduttrice (e autrice) del Grande Fratello Barbara D’urso ha dovuto prendere le distanze da uno spettacolo che ha toccato vette di basso: «Ci siamo vergognati di mandare in onda certe immagini. Qualunque tipo di provocazione non giustifica il chiudersi in un branco. Il bullismo è una cosa orrenda che va combattuta».
Del resto, piaccia o meno, «Barbara è la soluzione migliore», anche questo avrebbe detto in una successiva riunione l’amministratore delegato di Mediaset, rompendo così le incertezze dei collaboratori sulla conduttrice dovute da una parte agli impegni quotidiani (Pomeriggio 5 più Domenica Live), dall’altra al fatto che il suo lavoro a Mediaset viene svolto nell’area News e non in quella dell’intrattenimento classico, cioè con persone, stili di gestione e gerarchie diverse.
Il reality insomma è diventato asse portante del palinsesto Mediaset. E se siete già stufi del Grande Fratello, mettetevi l’anima in pace: il reality permanente prevede subito dopo anche l’arrivo di Temptation Island.