Mattarella, ultima chiamata ai partiti
Lunedì le consultazioni: le posizioni sono invariate e non emerge una prospettiva di maggioranza «L’incendio del Nazareno» sul nuovo murales-satira
Lunedì 7 maggio il presidente della Repubblica torna a consultare i leader delle forze politiche, tutti in un solo giorno, nel tentativo di formare un nuovo governo. E siamo giunti al terzo giro di boa dopo le el ezi oni del 4 marzo perché, è il bilancio del capo dello Stato, « a distanza di due mesi l e posizioni di partenza dei partiti sono rimaste invariate e non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo».
Sergio Mattarella ha fatto il suo annuncio prima che iniziasse la direzione del Pd. Il Colle ha bruciato i tempi anche perché era chiaro fin da domenica, i l gi orno i n cui Matteo Renzi è andato in tv a chiudere la porta in faccia al M5S, che anche l’asse dem- grillini si è spezzato dopo il naufragio di un’alleanza centrodestra-pentastellati.
Così il capo dello Stato, si a ppre nde a l Qui r i nal e , ha convocato il terzo giro di consultazioni «per verificare se i partiti abbiano altre prospettive di maggioranza di governo » . Ma la domanda che lunedì Sergio Mattarella rivolgerà ai partiti ( nell’ordine: M5S, centrodestra unito, Pd; a seguire, il pomeriggio, Liberi Ug u a l i , Svp, a u t o n o mis t i , gruppo misto e, infine, i presidenti di Camera e Senato) potrebbe rimanere senza ris post a . L ui g i Di Maio è in campagna elettorale permanente e invita i militanti del Movimento a scendere nelle pi a z ze contro l e « a mmuc- chiate » e i « governi di t regua » ; Matteo Salvini si dice disponibile a r i c e ve r e u n preincarico ma non ha i numeri i n Parl a mento a nche perché pone un veto sui dem; la leadership del Pd non ha una formula di governo poli- tico da proporre.
Il leader della Lega è tornato a dire che lui con il Pd non ci andrà mai: « L’auspicio è che ci sia una convergenza da p a r t e d e i 5 St e l l e o d a u n gruppo di deputati e senatori». E Matteo Renzi ha ricam- biato la cortesia escludendo c o nve r g e nze de l Pd co n il M5S e con il centrodestra. Se l’impasse continua, l’ultima carta del Quirinale sarà quella di un governo ponte del presidente, affidato a una personalità esterna ai partiti, che co- Ancora una volta la satira politica viaggia sui binari dell’arte. Dopo il murale con il bacio tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini e la rivisitazione de « I bari » di Caravaggio, la nuova provocazione ( opera di Sirante, come quella caravaggesca) ritrae nel giorno della direzione dem « L’incendio del Nazareno » . Nella rilettura del dipinto di Raffaello ci sono Matteo Renzi, raffigurato mentre porta in salvo Silvio Berlusconi, e altri dem come Maria Elena Boschi e Matteo Orfini. Il dipintoo è stato subito rimosso.
Il confronto
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