Salvini sul Colle con l’offerta finale: a me l’incarico, cercherò i voti in Aula
«Mi brucerò? Non importa». Nel fine settimana vertice con Berlusconi e Meloni
MILANO Dopo il passo di lato, è il momento del passo avanti: Matteo Salvini chiederà a Sergio Mattarella di essere incaricato di cercare in Parlamento che possa sostenere un suo governo. Ai sostenitori più vicini non nasconde le difficoltà della missione: l’aspettativa è che il capo dello Stato chieda in anticipo i parlamentari disposti a votare un governo Salvini. E dunque, sulla carta la missione è impervia. Ma il segretario leghista, riferiscono i sostenitori, intende percorrere « questa strada fino in fondo. Me l a voglio giocare per rispetto delle persone che mi hanno dato la loro fiducia. Mi brucerò? Non i mporta » . Quel che conta, per Salvini, è il dimostrare di aver tentato ogni via possibile.
In ogni caso, delle prossime mosse il segretario leghista parlerà con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, che Salvini incontrerà durante il weekend , prima di presentarsi a Mattarella che li ha convocati insieme lunedì alle 11.
I l capo l eghista ribadisce che « i voti li chiederà ai parlamentari, non ai partiti » . Una precisazione che molti leghisti traducono così: « Non esis te l ’ i potes i di un gover no Giorgetti con l’appoggio del Partito democratico. Soprattutto, non esiste un governo di centrodestra a cui prenda parte il Pd » . Giancarlo Giorgetti, il vice di Salvini, è stato assai chiamato in causa negli ultimi mesi perché assai stimato da Berlusconi e anche dai dem. Mentre il neo governatore del Friuli Venezia Giulia ritiene che « si può fare solo un governo a tempo per la legge elettorale » .
Ma, appunto, ufficialmente la strada maestra è quella di un governo Salvini con i voti raccolti in Parlamento. Missione che avrebbe la collaborazione attiva di Berlusconi.
Se ne avesse modo, il leader leghista si presenterebbe alle Camere con un programma « in sei, sette punti » incentrato su flat tax, stop alla Fornero, tempi brevi per la giustizia e testo unico sull’immigrazione. A testimonianza del fatto che Salvini non smette di guardare ai 5 Stelle, i leghisti danno per pronto il piano del professor Michele Geraci per armonizzare flat tax e reddito di cittadinanza.
In Forza Italia il tentativo di Salvini è visto con favore. La capogruppo Mariastella Gelmini insiste per « un governo di centrodestra a guida Salvini » . Il retropensiero, per molti leghisti, è che i voti possano davvero arrivare dal Pd e « svegliarsi un mattino con il nostro premier sostenuto da un Nazareno bis » . Tra gli azzurri circola un piano B: « Come potrebbe Salvini non sostenere Elisabetta Casellati se Mattarella puntasse su di lei? » . La presidente del Senato è stata infatti eletta con il contributo concreto della Lega.