Corriere della Sera

«Piatto senza identità precisa E che dire del cacciucco?»

- Francesco Giamberton­e

« LLe il nostro polpette, piatto nazionale, si basano su una ricetta turca. Questi sono i fatti Il governo svedese

a polpetta turca? Sinceramen­te mi viene da ridere » . Alberto Capatti, studioso di storia dell’alimentazi­one e presidente della Fondazione Gualtiero Marchesi, non è convinto dell’ammissione della Svezia sulla paternità del piatto nazionale, in realtà « importato » dalla Turchia. Perché?

« La polpetta nella storia della cucina è ovunque, non ha una collocazio­ne precisa, solo in Italia ne abbiamo una varietà infinita. E non credo sia stato il re a portarla in Svezia, come raccontano oggi: citare i reali nell’origine dei piatti è un modo comune e contestabi­le di dar valore storico alle ricette » .

Quindi la polpetta è apolide?

« Difficile Alberto Capatti dirlo con certezza. Pensi al couscous: per noi è un piatto nordafrica­no. Eppure Bartolomeo Scappi, il cuoco dei Papi, cucinava il “cuscussù alla Moresca” già nel 1570, mentre Pellegrino Artusi tre secoli dopo scrisse una ricetta simile attribuend­ola ad amici ebrei. I piatti viaggiano e penetrano nelle culture. Il nome del cacciucco, per esempio, viene dal turco küçük, ma è una ricetta del tutto italiana » . Almeno l’hamburger arriva davvero da Amburgo?

« Sì ma non si può parlare di un piatto della tradizione culinaria tedesca, perché sono gli Stati Uniti ad aver esercitato il ruolo di codificato­re globale » . Come l’ikea per le polpette di carne famose in tutto il mondo » .

Per cucina la turca è un onore condivider­e questa delizia con il mondo intero Ibrahim Veysel chef L’ikea smetta vendere di le sue polpette come se fossero un prodotto tipico svedese Serdar Cam funzionari­o

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