Corriere della Sera

«Niente lavoro, hai la pelle nera». Lei: pensavo a uno scherzo

Senigallia, rifiutata dagli ospiti della casa di riposo. «Non ce l’ho con gli anziani ma con la cooperativ­a»

- ( Abbate/ Ansa) Giusi Fasano

« Mi ha detto: purtroppo non possiamo assumerla perché il colore della sua pelle è un ostacolo per alcuni ospiti della casa. Lì per lì ho sorriso, non ci potevo credere. Ma poi ho capito che lo diceva davvero e allora l e ho risposto: è una cattiveria, nel mio mondo non esiste il bianco o il nero, esiste solo l’essere umano con la sua materia grigia che per me è la cosa più importante. Mi ha risposto che poteva esserci la possibilit­à di un posto diverso... » . Fatima sospira: « Le ho detto: no, grazie, e la conversazi­one è finita lì » .

Fatima Faz Sy ha 40 anni, viene dal Senegal, dove si è La vicenda

 Fatima Sy, 40enne, di origine senegalese, residente da 15 anni in Italia, si è vista negare l’assunzione in una casa di riposo di Senigallia dopo il periodo di prova: « perché è nera: il colore della sua pelle infastidis­ce gli anziani » laureata in Economia aziendale prima di arrivare in Italia a cercare fortuna, 15 anni fa. È separata e ha due figli di 11 e 12 anni che vivono nel suo Paese « perché non ho abbastanza soldi per crescerli qui in Italia», e s e d e ve sognare in gr a nde s ogna di di ve nt a r e un’imprenditr­ice. Nella realtà, invece, accetta quel che c’è. Come il lavoro di assistente agli anziani della casa di riposo Opera pia Mastai Ferretti di Senigallia, la citta marchigian­a in cui vive.

Dopo quattro giorni di prova dalla cooperativ­a Progetto solidariet­à, che ha in appalto la gestione del personale di cui lei avrebbe dovuto far parte, le avevano preannunci­ato l’assunzione. Finché non è arrivata quella telefonata. Fatima ne ha parlato con il Corriere Adriatico e la sua storia è diventata un caso. Senegalese Fatima Sy, 40 anni, laureata, da 15 in Italia: il contratto le è stato negato « perché nera »

Il presidente della casa di riposo Mario Vichi sminuisce: « Nessun razzismo. La cooperativ­a ha fatto l’errore di prendere la sua decisione un po’ di fretta ma in assoluta buona fede e solo per proteggerl­a da umiliazion­i » . Sono state due signore a dire: « Quella lì non l a voglio nella mia camera, non mi faccio toccare da una nera » . Ma Fatima non se la prende con l oro: « Se me lo avessero detto in faccia mi sarei fatta una risata, mi sarei f atta voler bene l avorando. Sono solo anziani e con loro la forza degli operatori sta nel saper gestire i loro umori e le possibili situazioni di conflit- to. Io non so rinunciare alla dignità e quello che non posso accettare è i l comportame­nto della signora della cooperativ­a. Trattandom­i come ha fatto mi ha dato quantomeno dell’incompeten­te e invece io so benissimo cosa fare perché mi sono occupata di moltissime persone come gli ospiti di quella casa di riposo. Io dico che tutto questo è una forma di razzismo » .

Dopo la telefonata Fatima ha scritto un messaggio sul suo profilo Facebook: « Sono nera, negra o di colore. E ne sono fiera » .

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