I borghi d’italia: 279 gioielli tutti da scoprire
Bisogna camminare tra vicoli stretti e in salita, che odorano di pasta fatta in casa ed agrumi, per raggiungere vicolo del Bacio di Vico del Gargano, ( Foggia). Le case di pietra antica abbandonate da centinaia d’anni fanno da cornice a un luogo dove gli innamorati scelgono di farsi promesse per la vita. Disturbati solo dal vento che arriva dalla Foresta Umbra e dai gatti neri che si rincorrono tra il castello e la cantina del Macchiatello, veri padroni del centro medievale più affascinante del Gargano. Oppure ci si può immergere tra i profumi dei limoni dall’odore unico di Rocca Imperiale ( Cosenza). O passeggiare tra le stradine strette di Castel San Pietro Romano, ( Roma) dove nel 1953 Luigi Comencini ambientò il suo « Pane, amore e fantasia » . Sono questi alcuni dei 279 borghi disseminati da Nord a Sud nel nostro Paese che si sono guadagnati il titolo e sono raccontati dalla guida ufficiale « I I turisti
Per i dati provvisori Istat le presenze nei borghi nel 2017 sono cresciute di 24 milioni
L’offerta ricettiva è salita a 191 mila posti letto borghi più belli d’italia » , edita da Ser ( società editrice romana).
Giunta alla sua XIII edizione racconta lo stile di vita italiano, attraverso luoghi unici che custodiscono bellezze meno conosciute. In 673 pagine con oltre 2.000 fotografie si illustra un’italia minore ( apparentemente), lontana dai circuiti del turismo di massa, ma che sta avendo un enorme successo. Secondo i dati Istat le presenze turistiche del 2017 in questi centri sono cresciute di 24 milioni di unità (+ 6%) rispetto all’anno precedente. « I borghi rappresentano un’italia diversa da quella più conosciuta. A noi piace considerare i turisti che li visitano come dei veri investitori nella bellezza italiana, perché con la loro presenza contribuiscono a mantenere vive le attività dei borghi » , commenta Fiorello Primi, presidente dell’associazione « I borghi più belli d’italia » .