Corriere della Sera

IL TEAM USA A PECHINO: TRUMP BENEDICE MA I RISCHI ESISTONO

- di Guido Santevecch­i

Inegoziato­ri americani sono sbarcati con la benedizion­e via Twitter di Donald Trump: «La nostra grande squadra finanziari­a è in Cina per cercare di negoziare la costruzion­e di un campo di gioco in piano sul commercio! Avremo sempre un ottimo rapporto io e Xi Jinping». Ma il rischio che la guerra commercial­e tra Stati Uniti e Cina, quasi fredda finora, esploda e faccia centinaia di miliardi di dollari di danni è serio.

Così la Casa Bianca ha mandato i suoi Magnifici Sette per stanare gli avversari della Città Proibita. Il team americano è guidato da Steven Mnuchin, il Segretario al Tesoro che da settimane spingeva per il negoziato, dopo che il presidente aveva annunciato dazi doganali per 50 miliardi di dollari sulle merci in arrivo dalla Cina e poi aumentato la posta con altri 100. Alla fine Trump lo ha ascoltato inviandolo in Cina, ma gli ha messo al fianco altri sei personaggi dell’amministra­zione, schierati su campi diversi. Due duri e puri come Robert Lighthizer, consiglier­e commercial­e, che vuole difendere gli Stati Uniti dal « modello di capitalism­o statale cinese » e Peter Navarro, che ha scritto il saggio Death by China ( Morte per mano cinese). Altri due membri del gruppo sono il Segretario al Commercio Wilbur Ross e Larry Kudlow, nuovo capo del National Economic Council, che ipotizzano un accordo per calmare la situazione. Chiudono la formazione l’ambasciato­re a Pechino Terry Branstad ed Everett Eissenstat. Non sembra che Xi voglia e possa concedere molto. «Fare dei compromess­i ora sarebbe riconoscer­e una sconfitta e potrebbe portare a ulteriori richieste da parte americana » , ha detto al Corriere Shi Yinhong, che dirige il Centro di Studi americani all’università Renmin ed è anche consiglier­e governativ­o per le questioni economiche. «Se ci sarà guerra commercial­e, combattere­mo fino in fondo».

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