« Tecnoinvestimenti in Spagna diventeremo un polo europeo»
Il presidente Salza: così l’acquisto di Camerfirma. Gruppo da 181 milioni
« È il nostro primo passo all’estero » . Con l’acquisizione del 51% della spagnola Camerfir mail gruppo italiano Tecno investimenti, che fariferimento al mondo delle camere di commercio attraverso la controllante Tecno holding ,« mette a punto la dodicesima operazione dalla costi t uzione, avvenuta nel 2009, ed esce dai confini nazionali con l’ambizione di diventare soggetto aggregante in Europa » .
Si dice « orgoglioso » del de al internazionale Enrico Salza, che di Tecnoinvestimenti è presidente e che per tanti anni è stato ai vertici prima del San Paolo e, dopo la maxi fusione, di Intesa Sanpaolo. Per spiegare il senso dell’operazione, precisa « di non sentirsi un banchiere, ma un industriale. Certo, nella mi avita ho imparato qualcosa di finanza » , sottolinea con un po’ di umorismo, « ma nell’attività che ho svolto negli anni con diversi ruoli ho sempre seguito e perseguito prima di tutto un discorso di natura industriale » .
E a un tale filone, commenta, appartiene appunto l’acquisto compiuto a Madrid da Tecno investimenti, società che fattura 181 milioni con utili per 20,3, specializzata nei servizi digitali. Un’area vasta di business e il gruppo, che ha seguito una significativa linea di crescita esterna, opera in tre aree: digital trust, credit information & management, innovation & marketing services. È in sostanza attivo nella erogazione di servizi che vanno dalla firma e fattura digitale all’identità certificata, dalla de materializzazione e conservazione di d o c u ment i alla stipula di contratti da remoto, dall’offerta di supporti decisionali alle perizie e valutazioni immobiliari anche in relazione a Npl ( crediti deteriorati), fino all’internalizzazione delle imprese e all’erogazione di servizi di finanza agevolata.
L’operazione in Spagna viene portata a termine attraverso la controllata Infocert, attiva neli servizi di digital trust ( cioè certificati e legalmente riconosciuti). In pratica la società sottoscrive un aumento di capitale da 3,1 milioni e investe le risorse in Camerfirma, che fa capo alle camere di commercio spagnole e opera anch’essa nel campo del digital trust. Le due società sono diverse per dimensioni, visto che l’italiana fattura 57 milioni ( 25 solo nel Pec , la posta elettronica certificata) e quella iberica circa 3. Tuttavia si muovono su ambiti di attività in alcune parti assimilabili.
Salza, che si dice « sempre pronto all’auspicio e a guardare avanti » , proietta l’operazione, che ha luogo mobilitando risorse interne e senza quindi ricorrere a indebitamento, nel futuro strategico del gruppo italiano, che già opera in 20 paesi: « L’ambizio- ne del primo protagonista nazionale in questo settore è di proseguire anche sulla strada internazionale. E di costituire un vero polo continentale per l’erogazione di servizi digital trust che, grazie alle sinergie con Camerfirma, possa svilupparsi anche sul mercato latino- americano, accrescendo nel contempo il portafoglio di servizi offerto » . I clienti sono principalmente aziende e pubbliche amministrazioni e Salza è « f i ducioso » che per loro e per quelli nuovi e p ote n z i a l i d e r i ve r a n n o « vantaggi significativi dall’unione delle forze » .
L’operazione ha almeno due caratteristiche che la rendono peculiare. È u n’a c q u i s i - zione italiana a l l ’e s te r o , evento certo meno frequente rispetto al percorso inverso; viene compiuta da un gruppo industriale che tramite il suo azionista di maggioranza ha connessioni con il mondo « pubblico » camerale. Ri s pet t o a l pr i mo punto Salza dice: « Le sembra peculiare che una nostra azienda decida di investire oltre frontiera? Credo lo sia meno di quanto in realtà si pensi anche se va detta una cosa: gli imprenditori italiani dovrebbero avere più fiducia in se stessi » . Sulla proprietà ricorda anche che Tecnoinvestimenti è quotata in Piazza Affari nel segmento Star. Advisor per l’operazione Camerfirma? « Siamo stati noi stessi. Ho allevato una bella squadretta, che dal 2014 al 2017 ha triplicato i ricavi » .
L’ambizione del primo gruppo nazionale in questo settore è di fare altri passi all’estero ed essere un polo aggregante