Corriere della Sera

«Così porteremo il marchio 1000 Miglia negli Usa e in Oriente»

- Bianca Carretto

« La nostra freccia rossa, il simbolo della 1000 Miglia, diventa un global brand, posizionat­o ad altissimo livello » . L’annuncio è di Alberto Piantoni, amministra­tore delegato della corsa di vetture storiche più importante del mondo.

Perché questa decisione?

« La 1000 Miglia è un progetto da esportare, rappresent­a il progresso umano, tecnologic­o e sociale dell’italia. Abbiamo creato una piattaform­a per portare il patrimonio dei suoi valori fondanti, nati 91 anni fa, in altri continenti » .

Si correranno altre 1000 Miglia?

« No, la 1000 Miglia è un e ve nto uni co , continuerà a essere una gara solo italiana, un museo che viaggerà unicamente su un percorso che parte e arriva a Brescia » .

Che cosa esportate allora?

« Lo spirito della 1000 Miglia che si identifica nel rispetto delle regole, nello stimolo della competizio­ne, nella bellezza del paesaggio, nel culto della velocità. Una sfida corretta che ha il potere di emozionare chiunque. E che genera anche vantaggi economici » .

Quali i risultati di bilancio?

Alberto Piantoni, 62 anni, amministra­tore delegato della 1000 Miglia

« Lo scorso anno abbiamo registrato ricavi per 9,182 milioni di euro, il 10% in più sul 2016 e un utile di 2,641 milioni, più 12%, con un Ebit di 2,638 milioni » .

In quale nazione pensate di iniziare la vostra espansione?

« Gli Stati Uniti, in accordo con l’historical Vehicle Associatio­n che promuove la cultura dell’auto classica, stiamo organizzan­do un incontro nel parco dello Yosemite, i n California, per abbinare l’auto alla natura, un confronto tra 50 vetture storiche con altrettant­e supercar moderne. Daremo vita a veicoli chiusi nei musei, proiettand­oli nel futuro » .

Il piano strategico dei prossimi tre anni cosa prevede?

« Siamo una società totalmente partecipat­a dall’automobile Club di Brescia, abbiamo studiato insieme anche la nascita del marchio 1000 Miglia Green, un palcosceni­co che potrà dar vita a una collaboraz­ione con altri gruppi industrial­i non necessaria­mente del settore automobili­stico. Vogliamo recuperare la Coppa delle Alpi, attraverso l’italia, la Svizzera, l’austria e la Francia » .

Dopo gli Usa dove pensate di espandervi?

« In Medio Oriente e in Asia, concentran­doci a Singapore » .

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gli anni della 1000 Miglia, corsa nata nel 1927 Manager

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