Oggi l’udienza sul ricorso di Sky contro Mediapro Lega col fiato sospeso
Con il fiato sospeso i presidenti, già sfiniti dal protrarsi della querelle fra Sky e Mediapro, guardano con interesse all’udienza a porte chiuse programmata per oggi alle 10 al Tribunale di Milano. Sarà il giudice Claudio Marangoni della sezione specializzata in materia d’impresa l’arbitro della partita fra l’emittente satellitare che ha presentato ricorso d’urgenza e il gruppo spagnolo che ha subìto la sospensione del bando. Il commissario della Lega Giovanni Malagò (foto) confida che un pronunciamento arrivi entro
Rimonte epocali, papere ciclopiche, gol indimenticabili, errori arbitrali altrettanto memorabili, astinenza da Var e troppi milioni buttati al macero. È l a Champions, bellezza. Ma attenzione, nulla è come sembra: anche la bellezza qui è messa in discussione dalla imperscrutabile follia di questa edizione, ricca di scene madri come un filmone americano e di pianisequenza da intenditori.
Ci sono tutti i generi mescolati dentro questa pazza Coppa. E naturalmente c’è un punto di partenza per raccontarla, ovvero il Real Madrid e la sua « normale anormalità » , come l’ha definita El País. Perché a vederla da fuori, la quarta finale in cinque anni dei blancos ( che ne hanno vinte tre finora, due consecutive) sembra il trionfo della Restaurazione, nel nome di un regno che con Zidane è tornato impero. Ma se il Real è l a solida certezza di questa Champions, siamo messi bene.
Non a caso il gol simbolo di questa stagione rimarrà la rovesciata impossibile di Ronaldo a Torino, manifesto ineguagliabile della grandezza di CR7 e della vena di follia che si è impadronita del calcio europeo. Il premio per la sceneggiatura più imprevedibile va ovviamente alla Roma, capace di ri baltare i l 4- 1 del Camp Nou e conquistare la semifinale contro Messi e Suarez c he l ontano da Barcel l ona sembravano i loro cugini.
Sul podio delle rimonte incredibili la Juve ci è salita ben due volte, con quella di Wembley contro il Tottenham ( due gol in 3 minuti) e quella ancora meno logica di Madrid. Che è stata bruscamente interrotta dal concorso di colpa tra Benatia e l’arbitro Oliver, ma ha s f at ato definiti vamente un mito. Quello un po’ pomposo del miedo escenico, ovvero il panico che attanaglia i malcapitati che mettono piede al Bernabeu: quest’anno sono lunedì, quando le società saranno radunate in assemblea a Roma. Il giudice può revocare l’ordinanza di sospensione (condizione a cui Mediapro subordina la presentazione delle fideiussioni), confermarla oppure modificarla: la sensazione è che la decisione non sarà tranchant ma terrà conto delle ragioni di entrambi i duellanti. Due i punti contestati da Sky al bando degli spagnoli che da intermediario indipendente si sono aggiudicati i diritti tv del campionato: l’assenza dei prezzi minimi dei pacchetti e il confezionamento di pacchetti — studiati per le piattaforme internet e telefoniche che non hanno strutture produttive — di 270 minuti con pre-post partita e interviste. Cioè con contenuti editoriali che, secondo l’emittente di Murdoch, proietterebbero Mediapro al rango di operatori della comunicazione. In caso di bocciatura del bando, gli spagnoli suggeriranno ai club di percorrere la via del canale.