Corriere della Sera

E Trump adesso ammette: mio il denaro per la pornostar

Il legale Giuliani: «Non erano fondi della campagna»

- di Giuseppe Sarcina

Il presidente Trump alla fine ha ammesso: « Sì, ho rimborsato l’avvocato che pagò la pornostar Stormy Daniels » . Dopo aver più volte negato, la retromarci­a. Ma ora la Casa Bianca deve fronteggia­re la polemica: « Non ha detto la verità agli americani » .

WASHINGTON Chi ha pagato Stormy Daniels? Ultima versione, riferita in diretta tv da Rudy Giuliani: l’avvocato Michael Cohen ha versato 1 30 mila dollari, ma poi è stato rimborsato da Donald Trump.

Ancora il 5 aprile scorso, il presidente, parlando ai cronisti sull’air Force One, era stato perentorio: « No, non so niente di questo pagamento, chiedete al mio avvocato » .

Ieri, invece, Trump, ha clamorosam­ente cambiato idea, via Twitter. Sembra quasi che il presidente abbia passato il telefonino al suo team legale: « Il signor Cohen, un avvocato, riceveva una somma mensile, ma non dai fondi della campagna elettorale ...». Cohen ha usato le risorse di Trump per concludere « un contratto privato tra due parti, conosciuto come non- di- sc los ureag ree ment( intesa per la riservatez­za, ndr). Questi patti sono molto comuni tra le celebrità e tra le persone ricche. In questo caso è ancorava lido e verrà usato nell’arbitrato per danni contro las ignora Clifford(D ani els).L’ accordo doveva servire per bloccare le false e ricattator­ie rivelazion­i su una relazione sessuale. Il denaro per la campagna elettorale non ha avuto alcun ruolo » .

In un mese, dunque, Trumpèpass­at od alla negazione totale dei fatti alla spiegazion­e, fin nei dettagli giuridici, dell’ accomodame­nto con la pornostar.

La vicenda diventa sempre più intricata. Rivediamo allora i passaggi principali. L’ attric eS tep han ieClif ford ,39 anni, nota come « Stormy Daniels » , sostiene di aver avuto una relazione sessuale con Trump nel 2006. La storia dell’intrallazz­o riaffiora periodi- ca mente e alla vigilia delle elezioni presidenzi­ali del 2016 rischia di danneggiar­e la già raffazzona­ta reputazion­e del candidato repubblica­no. Cohen, legale di fiducia della Trump Organizati­on, « il pitbull di Donald», contatta Stormy: 130 mila dollari per il tuo silenzio. Il protocollo viene sottoscrit­to il 28 ottobre 2016 a Los Angeles. Ma il 12 gennaio 2018 ilWallS tre et Journal svela tutta la trama e da quel momento la pornostar e il suo difensore Micheal Avenatti si aggiungono alle spine che circondano la Casa Bianca.

Ora, dal punto di vista giuridico e politico, ecco qual è la questione più insidiosa: le norme elettorali impongono massima trasparenz­a contabile ai candidati. E né Trump, né il suo comitato hanno mai dichiarato l’esborso di questi 130 mila dollari.

Mercoledì sera Giuliani, as- sunto dall’amico Donald per trattare con il Super procurator­e Robert Mueller sul « Russiagate » , ha colto di sorpresa perfino Sean Hannity, il conduttore di Fox News vicinissim­o allo Studio Ovale: « Quel pagamento di 130 mila dollari è perfettame­nte legale. Non è denaro che proviene dai fondi della campagna elettorale. Cohen provvedeva a sistemare cose come queste e il presidente lo rimborsava con versamenti mensili, senza essere al corrente di che cosa si trattasse nello specifico. Le cifre sono arrivate anche fino a 460- 470 mila dollari » .

In sostanza, secondo Giuliani, « The Donald » metteva i soldi, senza necessaria­mente sapere come Cohen li usasse. E in ogni caso, insiste l’ex procurator­e, « Michael ha solo fatto il suo lavoro: immaginate­vi che cosa sarebbe successo se la storia di Stormy fosse uscita prima delle elezioni » .

La brusca sterzata di Giuliani e di Trump, però, potrebbe non bastare. Secondo un’ interpreta­zione restrittiv­a delle norme, l’assegno per Stormy resta una spesa per facilitare la campagna elettorale e quindi il candidato avrebbe dovuto dichiararl­a.

Intanto la Casa Bianca deve fronteggia­re la polemica innescata da tv e giornali: Trump non ha detto la verità agli americani.

L’avvocato Cohen ha ricevuto una somma, ma non dai fondi della campagna elettorale, per un contratto di riservatez­za Donald Trump

 ??  ?? Stormy Daniels, pseudonimo di Stephanie A. Gregory Clifford, è nata in Louisiana 39 anni fa. È un’attrice pornografi­ca
Stormy Daniels, pseudonimo di Stephanie A. Gregory Clifford, è nata in Louisiana 39 anni fa. È un’attrice pornografi­ca
 ??  ?? Lo scandalo L’attrice Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels, 39 anni, di fronte al tribunale di New York con il suo legale ( Afp)
Lo scandalo L’attrice Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels, 39 anni, di fronte al tribunale di New York con il suo legale ( Afp)

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