Stop al bando, si aspetta il Tribunale Mediapro chiede la cauzione a Sky
(m. col.) L’ultimo fischio di una partita ad alta tensione è affidato al giudice Claudio Marangoni. Ieri mattina davanti al presidente della sezione Imprese del Tribunale di Milano si è svolta l’udienza di due ore, definita «animata» da uno dei presenti: oggetto della discussione il ricorso presentato da Sky, che il 16 aprile ha ottenuto la sospensione del bando di Mediapro (nella foto il presidente Roures) che da intermediario indipendente si è aggiudicato i diritti. Il pronunciamento arriverà fra lunedì e mercoledì: è auspicabile ma non scontato che una decisione sia nota prima dell’assemblea di Lega in programma il pomeriggio del 7. Due le strade: revocare la sospensione, come chiede il gruppo spagnolo, oppure confermare lo stop considerando fondate le istanze di Sky e indicando nelle motivazioni i punti del bando critici rispetto alla Legge Melandri e alle direttive Antitrust. Mediapro (che in caso di bocciatura ha 15 giorni di tempo per presentare reclamo) ha chiesto — in subordine alla revoca di sospensione — di imporre a Sky il pagamento di una cauzione pari all’importo della fideiussione da 1,2 miliardi. Se il bando non verrà approvato, tornerà d’attualità il progetto del canale. In questo clima di incertezza Sami Kahale, ex candidato al ruolo di ad della Lega, è diventato d.g. di Esselunga.