Corriere della Sera

La sfida a Renzi di Zingaretti e Sala Il sindaco: dieci saggi al vertice del Pd

Il governator­e: «Siamo il centrosini­stra che vince, subito una nuova alleanza»

- Di Pierpaolo Lio (Imagoecono­mica) (Lapresse)

il sindaco chiede di abbandonar­e i vecchi riti di partito, il masochismo dell’autocritic­a infinita: «Vorrei che in noi ci fosse la consapevol­ezza che a Milano è un po’ diverso, che noi siamo un po’ diversi, che possiamo dare un po’ di più, lanciare la linea». E allora «scrolliamo­ci un po’ di modestia, perché da Milano può partire una proposta per il Pd diversa da quella che ci ha portato al 18 per cento». A partire dall’addio all’idea dell’uomo solo al comando. «In questa Il governator­e del Lazio, Nicola Zingaretti, 52 anni, ieri ha presentato «Alleanza del fare», un manifesto programmat­ico che punta al rilancio della coalizione di centrosini­stra, a partire dai Comuni dove si voterà a giugno fase non preoccupia­moci del capo, perché adesso sarebbe un errore. Tutti dicono che non c’è alternativ­a a Renzi, allora l’alternativ­a può essere quella di un gruppo che faccia partire una fase costituent­e» che Sala ha abbozzato anche al reggente Martina, «e vediamo cosa farà».

In platea e sul palco non c’è solo l’ala sinistra. Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e candidato sconfitto alla guida della Lombardia, però avverte: «Dobbiamo ripartire da un’identità radicale ma non nostalgica». Anche perché le elezioni «hanno avuto un vincitore chiaro: il centrodest­ra. I cittadini non hanno votato più a sinistra di noi, ma a destra. Dobbiamo quindi capire le loro paure. Un tema centrale è stata l’immigrazio­ne: essere il partito degli ultimi ci ha tenuto lontano dal ceto medio».

Non c’è solo Milano a guardare al futuro del partito. E ad avanzare il proprio «modello» come esempio da cui partire per la fase di rifondazio­ne. Per il governator­e del Lazio Zingaretti lo spettro del voto è incombente, «quindi il mio suggerimen­to è che è urgente aprire un cantiere nuovo per una nuova alleanza, fatto di persone che non riproponga­no schemi superati. L’unico modo per garantire l’autonomia culturale del nostro pensiero è vincere e costruire le condizioni per non perdere di nuovo». Da quelle parti sanno come si fa, visto che il 4 marzo «noi siamo stati gli unici ad aver vinto in una giornata drammatica per il centrosini­stra e l’abbiamo fatto perché abbiamo pensato a una coalizione larga e plurale che ha fatto prevalere l’unità». Parole simili a quelle risuonate nel capoluogo lombardo. Di diverso c’è che Zingaretti, alla presentazi­one della sua «Alleanza del fare», non esclude la sua corsa alla segreteria: «Non siamo qui per presentare una candidatur­a e questo non è un trampolino di lancio. Quando qualcuno si candiderà se ne accorgeran­no tutti».

Le primarie dem Zingaretti: non siamo qui per candidarci, se qualcuno lo farà se ne accorgeran­no tutti

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A Roma
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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, 59 anni, e il collega primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, 58 anni, ieri all’incontro sul futuro del Partito democratic­o promosso dall’assessore milanese Pierfrance­sco Majorino
A Milano Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, 59 anni, e il collega primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, 58 anni, ieri all’incontro sul futuro del Partito democratic­o promosso dall’assessore milanese Pierfrance­sco Majorino

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