Tre donne denunciano lo scrittore
Il tormento di Díaz, stuprato da bimbo adesso sotto accusa: «È il mio passato»
Premiato
● Junot Díaz, 49 anni, americano di origini dominicane, Pulitzer per «La breve favolosa vita di Oscar Wao»
● Un mese fa ha raccontato di essere stato stuprato da bambino. Ha appena pubblicato «Islandborn», un libro per l’infanzia
Quando i film di Kevin Spacey, dopo le accuse di molestie che hanno colpito l’attore premio Oscar, sono spariti dal catalogo di Netflix, non si poteva non pensare a cosa sarebbe successo quando accuse di quel genere avrebbero alla fine colpito un grande scrittore (era solo questione di tempo, purtroppo). Contratti con gli editori cancellati? Libri che scompaiono dalle librerie o da Amazon?
Ora vedremo cosa succederà: Junot Díaz, premio Pulitzer nel 2008 per «La breve favolosa vita di Oscar Wao» (Mondadori) premiato da un sondaggio di critici nel 2015 come «miglior romanzo del 21esimo secolo», membro dallo scorso anno della American Academy of Arts and Letters, è stato accusato di molestie.
Da una collega, Zinzi Clemmons (l’anno scorso è uscito negli Usa il suo romanzo d’esordio, «What We Lose»), che ha raccontato via Twitter la sua storia: «Quando ero una studentessa all’università invitai Díaz a parlare a un seminario… ero una sconosciuta di 26 anni, ingenua, e usò queste cose per mettermi in un angolo e baciarmi contro la mia volontà. Non sono l’unica alla quale ha fatto una cosa del genere, e mi rifiuto di continuare a tacere».
Díaz, tramite l’ufficio della sua agente, ha dichiarato al New York Times di assumersi «la responsabilità del mio passato». E si è ritirato dal festival di Sydney al quale stava partecipando.
Dopo il tweet di Clemmons, altre due accuse. Prima la scrittrice Monica Byrne ha ricordato che durante una cena, nel 2014, alla presenza di molti invitati, lei disse che statisticamente raccontare le proprie esperienze è importante per dare forza alle fasce marginali della società e lui reagì con veemenza, dicendo
«Non sono l’unica» Zinzi Clemmons: «Non sono l’unica ad avere subito una cosa simile, non voglio più tacere»