«Così il pensiero di Ratzinger ispira la buona politica»
L’idea della distinzione tra politica e fede, in Joseph Ratzinger, è chiara fin da quando, giovane seminarista costretto a scavar trincee dai nazisti, dichiarò imperturbabile «io voglio fare il sacerdote» all’ufficiale che vaticinava, con il trionfo del Reich, un futuro senza preti. A Cesare e a Dio: una summa del suo pensiero in materia viene pubblicata nel libro antologico «Liberare la libertà – Fede e politica nel terzo millennio» (Cantagalli), a cura di Pierluca Azzaro, che sarà presentato venerdì a Palazzo Giustiniani.
L’introduzione è del suo successore: «Il rapporto tra fede e politica è uno dei grandi temi da sempre al centro dell’attenzione di Joseph Ratzinger/benedetto XVI e attraversa l’intero suo cammino intellettuale e umano», scrive Papa Francesco. «E così, con un salto di trent’anni, egli ci accompagna alla comprensione del nostro presente, a testimonianza dell’immutata freschezza e vitalità del suo pensiero. Oggi infatti, più che mai, si ripropone la medesima tentazione del rifiuto di ogni dipendenza dall’amore che non sia l’amore dell’uomo per il proprio ego, per “l’io e le sue voglie”».
Ratzinger ha più volte ripetuto che «la politica non si desume dalla fede ma dalla ragione, e la distinzione tra la sfera della politica e la sfera della fede appartiene alla tradizione centrale del cristianesimo». Tuttavia «la fede può illuminare la ragione, può sanare e guarire una ragione ammalata. Non nel senso che questo influsso della fede trasferisce il campo della politica dalla ragione alla fede, ma nel senso che restituisce la ragione a se stessa, senza alienarla». Per Ratzinger, insomma, la Chiesa è «una realtà morale» e ha il compito di «educare le coscienze sia nell’etica individuale sia nell’etica pubblica». E così i testi scelti di Benedetto XVI, considera Francesco, «possono aiutare non solo tutti noi a comprendere il nostro presente e a trovare un solido orientamento per il futuro, ma anche essere vera e propria fonte d’ispirazione per un’azione politica che, ponendo la ponendo la solidarietà e l’equità al centro della sua attenzione e della sua programmazione, veramente guardi al futuro con lungimiranza».