Corriere della Sera

Roma e Lazio non vogliono fermarsi contro Cagliari e Atalanta

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(s. a.) Di Francesco ne fa quasi una questione vitale: «Sarei contento di rinnovare il contratto, ma se non arriviamo tra le prime quattro è inutile parlarne». Inzaghi punta l’obiettivo con concentraz­ione feroce: «Non sprechiamo energie a guardare gli altri, pensiamo solo a noi stessi». Roma ha la Champions in testa, i 4 punti di vantaggio sull’inter sembrano tanti ma possono improvvisa­mente diventare nulla, alla prima incertezza, soprattutt­o per la Lazio che all’ultima giornata avrà lo scontro diretto con i nerazzurri. Ma ora che ha assaporato quanto può essere bella (e ricca) questa coppa, nonostante la delusione e la rabbia provocate dal Liverpool, la capitale non ha intenzione di mollarla ma sogna anzi di godersela con due squadre, come ai tempi di Sensi e di Cragnotti. La squadra di Inzaghi, tra le due romane, è certamente quella che ha il calendario peggiore. A cominciare proprio dalla partita di oggi, contro un’atalanta motivata dalla corsa all’europa League e in grande forma, capace di vincere le ultime tre partite di campionato (come Lazio e Roma). Per di più a Inzaghi mancherann­o Radu, Parolo e il capocannon­iere Immobile. Ma se riferite all’allenatore della Lazio la frase di Spalletti, «vincendole tutte entriamo sicurament­e in Champions», replica freddo: «Anche noi».

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